Oggi ho dovuto passare qualcosa come 40 minuti in coda dal dottore.
Pensavo di spallarmi come al solito, invece mi sono preso una buona incazzatura...
Sala d'attesa con le persone che stavano chiacchierando...
e di cosa parlavano?
Dell'omicidio della povera Sara Scazzi.
Mi ero detto che non avrei mai scritto un post a riguardo, e difatti non intendo farlo manco ora. Si è già parlato troppo di questa ragazza e di quello che gli è successo.
Quello di cui voglio parlare è il modo in cui ne parla la gente comune.
Premetto che mi dispiace tantissimo per quello che è successo a quella povera ragazza, ma non posso non odiare e condannare con tutto me stesso la schifosa, ipocrita e malsana speculazione giornalistica che è stata messa in atto.
Il discorso è partito da delle persone che si lamentavano del fatto che alla televisione non fanno altro che parlare di quello che è accaduto ad Avetrana. Questo è la pura e sacrosanta verità: ormai tutta Italia ne sa abbastanza di questa vicenda, anche troppo. Io personalmente non mi sono interessato molto della vicenda, giusto il minimo per sapere come stavano andando le ricerche.
Quando poi ho saputo del ritrovamento mi son detto "ok basta, ormai non si può fare altro, spero che riescano a prendere il colpevole, ma è giusto non andare troppo oltre".
Ma invece no... Tutti gli altri a quanto pare hanno continuato a seguire la vicenda. E con un interesse tanto morboso che i servizi giornalistici su questo caso sono aumentati in modo esponenziale. Sono andati a parare in posti, a scavare notizie che non servono proprio a nulla, solo per il gusto di continuare ad ammorbarci con questa storia. Ne stanno facendo una (fottuta) telenovella.
E le persone, solo qualcuna eh, giustamente se ne stancano.
Ma in quella piccola sala d'attesa c'erano anche le persone "dell'altro schieramento", quelle del "si deve sapere tutto di tutti perchè è giusto così, ci dobbiamo immischiare degli affari altrui" etc, etc.
Come hanno sentito che questi si lamentavano del fatto che alla televisione non passano altro che notizie su questa vicenda... oddio nemmeno se un metallaro fosse entrato in chiesa di domenica durante la messa con Marilyn Manson a tutto volume sparando bestemmie a destra e sinistra avrebbero mostrato tando odio e disgusto.
Uno sguardo di disgusto indescrivibile!
"Ma come potete dire così? Ma certe cose si devono sapere. Certe cose vanno dette." e così via. I toni naturalmente si sono un po' accesi.
Osservando tutto in disparte (e non volendo entrare nel discorso mi ero preventivamente messo ad ascoltare un po' di musica, in questo modo non mi avrebbero disturbato) mi sono reso conto di una fatale verità.
E cioè che hanno vinto i "grandi capi" che comandano il tutto, i grandi burattinai. Di cosa parlano le pesone per la strada? Di gossip... di quello che ha combinato quel tizio famoso o quell'altro.
Dopo mesi parlano ancora dell'omicidio (ho detto prima che è giusto seguire certe vicende ma che questo va fatto con una certa regola, con un certo limite, non si deve far diventare tutto un telefilm a puntate).
In parole povere sono riusciti a sviare una buona parte dell'attenzione delle persone da problemi forse più importanti.
Hanno passato un ddl che secondo me è una boiata.
Sono successi casini epici nelle città per le proteste.
Si può dire che è quasi scoppiato il finimondo.
Ci sono state delle rivelazioni abbastanza importanti da Wikileaks (anche se credo che quelle migliori debbanoa arrivare).
E NESSUNO NE PARLA!
La gente si incazza perchè ha "poche notizie" (o ne vuole di più) sull'omicidio della Scazzi (l'esempio di cosa i giornalisti non dovrebbero fare, ma che invece nel nostro paese sono incentivati a fare [indovinate da chi?]).
Come si è visto nell'altro caso della ragazza scomparsa: i giornalisti arrivano in massa, qualcuno dice di essere un testimone, spara quattro cazzate a tutte le telecamere che trova, invece poi si rivela essere uno che non sapeva nulla.
Intanto le indagini sono state sviate, si è perso tempo (forse preziosissimo), si rischiano guai seri (ostascolo alle indagini?) e tutto questo per farsi vedere in televisione, per un attimo di "gloria", di notorietà.
Tutto alimentato da questa morbosa voglia di dover a tutti i costi sapere tutto il possibile di tutti. Ci siamo forse trasformati in un popolo di malelingue e di impiccioni (come don Marzio in "La bottega del caffè"?).
Devo dire che ho un po' di paura.
E io penso che i burattinai hanno vinto alla grande.
E io sono uscito dal dottore con le balle che mi giravano abbastanza nel vedere quanto possiamo arrivare in basso.
Scusate per la lamentazione. E gli errori. Son di fretta.
Ciao
Continua a leggere!
Sopra le mura i guerrieri fanno la guardia.
Ma dietro le mura, il popolo vive e parla.
Questo è un luogo dove si può dire e si dirà liberamente tutto quello che si vuole.
1 dicembre 2010
Siamo veramente tanto tonti?
26 ottobre 2010
Io sono Leggenda
Questa sera voglio dedicare parte del mio tempo a fare un po' di analisi comparativa tra due opere denominate appunto "Io sono Leggenda".
Quella più famosa in questo momento è forse il recente film interpretato da Will Smith, mentre l'altra, forse meno conosciuta, è il romanzo (da cui SI E' ISPIRATO il film) di Richard Matheson.
Nel dare il mio giudizio non potrò fare a meno di raccontare qualcosa della trama sia del libro che del film. Quindi chi vuole conservare intatta la sua curiosità farà bene a non leggere.
Devo dire che sono venuto a conoscenza del libro nello stesso momento in cui sono venuto a conoscenza del film (che tra l'altro ho visto al cinema), per la serie mi piace informarmi un po' prima di andare a vedere qualcosa.
Non lessi a suo tempo il libro un po' per mancanza di tempo un po' per la paura di non poter poi apprezzare il film.
Mi accorgo ora di aver fatto la scelta giusta al 100%, perchè per quanto il film sia bello da vedersi è per me (ora che ho letto anche il libro) un altro esempio dello "stravolgere completamente un'opera letteraria".
Io sono Leggenda, il film, è decisamente un "ottimo prodotto" (la mia opinione sul film in se non è cambiata). E' un bel film da vedere, ben interpretato da Will Smith, che ha dimostrato un'altra volta che è capace di fare dei film veramente belli e profondi, e non solo roba comica o d'azione.
Il film racconta la vita di Robert Neville, ultimo essere umano rimasto nella città di New York, dopo che un'epidemia (a livello globale) scatenata da un virus ha distrutto la maggior parte degli esseri umani, trasformato parte di essi in cacciatori cannibali notturni, i quali naturalmente si sono mangiati la maggior parte di quelli che erano risultati immuni a tale virus.
Il virus in se è stato prodotto dall'uomo, ed era stato progettato per sconfiggere il cancro. Il virus, come accade spesso nei peggiori incubi di molte persone, è mutato e da benevolo è divenuto maligno: invece di curare il cancro ha trasformato le persone in una specie di "vampiri" e anche se non bevono sangue vivono però di notte inoltre risultano intolleranti ai raggi solari (mentre non c'è nulla sulla loro paura delle croci, dell'aglio, etc).
Neville, che manco a dirlo è immune al virus, vive in questa New York devastata: di giorno va a giro a procurarsi da mangiare, a sopravvivere, e cerca di non impazzire del tutto per la solitudine ed è per questo sempre accompagnato dal suo cane. Ma spende anche molto tempo nel suo laboratorio cercando una cura per questo virus (essendo lui una specie di biologo/virologo militare), nella speranza di poter curare il genere umano e di poter ripristinare la vita sulla Terra così come era prima.
Nel libro invece cosa abbiamo?
Abbiamo l'ultimo uomo sulla Terra, DA SOLO CHE PIU' SOLO NON SI PUO', che vive nella sua casa fortificata, e non c'è NESSUNO a fargli compagnia. L'unico momento in cui pare avere un po' di compagnia è quanto trova un cane, ma vi consiglio di non farci molto l'abitudine e di non affezionarvi troppo...
La popolazione umana è stata decimanta da "un qualcosa" che li ha trasformati tutti in vampiri (e questi qua bevono sangue, vivono di notte, hanno paura dei simboli religioni, temono l'aglio, etc).
Di notte rimane chiuso in casa cercando di non impazzire per i continui assalti dei vampiri; il giorno lo passa a riparare la casa danneggiata durante gli assalti notturni, a cercare cibo e soprattutto a cercare ed uccidere i vampiri che dormono nella città.
Si è organizzato bene e si è fatto la sua routine giornaliera quasi alla perfezione: coltiva gli agli necessari a difendersi, fabbrica i paletti per uccidere i vampiri, ripara la casa, cura l'auto. Insomma tutto per sopravvivere al meglio. Ma il libro si incentra molto sulla mancanza di contatto umano, di una compagna con cui passare il tempo (e anche le notti si... le pulsioni umane sono difficili da tenere a bada).
Inoltre soffre per il fatto di aver perso la figlia per l'epidemia, di aver dovuto uccidere la moglie trasformata in vampiro (secondo me molto peggio di quello che gli accade nel film eh). In questo caso l'epidemia è scatenata da un batterio e non da un virus. Anche nel libro comincia a fare ricerche sulle cause di questa epidemia, ed utilizzando le biblioteche comincia studiare da solo cosa ha causato tutto questo (facendo anche notevoli scoperte), e cerca ad un certo punto anche una cura.
Il film è incentrato sulla sua solitudine, sui fantasmi del suo passato, sul non essere stato in grado di mettere a posto le cose quando avrebbe dovuto, e sulle sue speranze per il futuro (il trovare una cura, trovare altri esseri umani immuni al virus con cui vivere). Quando poi il suo cane Sam muore, la tristezza è ancora più intensa e travolgente, e lui trovandosi solo rischia di impazzire e di farsi uccidere.
Il libro è invece incentrato ancora più a fondo sulla sua solitidine (dato che non c'è il cane a consolarlo) e per la maggior parte su come lui affronta tale solitudine: beve per dimenticare, beve per punirsi, beve per non provare dolore. Beve per non pensare alle "donne vampiro" che lo tentano (e lui essendo senza una compagna si sente solo), che lo disgustano ma che lo attraggono allo stesso tempo. Beve per dimenticarsi di quegli esseri che assalgono casa sua e che lo tormentano.
C'è la sua disperata ricerca di un metodo per mantenere un minimo di sanità mentale: e qui nasce il bisogno di razionalizzare quello che è successo, di scoprire il motivo dell'epidemia. La ragione dell'uomo che deve vincere sull'irrazionale.
C'è la sua disperata ricerca di compagnia: trova fortunatamente un cane sano, cerca di farselo amico, di curarlo. Ma quando ci riesce poco dopo la morte glielo porta via, come gli ha portato via tutte le cose care (e a cui aveva "fatto l'errore" di affezionarsi).
La ricerca della cura non è il tema fondamentale del racconto come invece lo è per il film.
Infatti nel film, lui è leggenda perchè riesce alla fine trovare la cura per il virus, ed è poi costretto dagli eventi a sacrificare la sua vita per proteggerla, e poterla consegnare ad altri esseri umani sopravvissuti affinchè possano utilizzarla per produrre un anti-virus e quindi salvare il pianeta.
Nel libro lui è leggenda perchè adesso è lui l'anomalia!
Il mondo è ormai popolato da una nuova specie di esseri umani, che si sono adattati al virus. Questi vampiri sono la normalità adesso. E come per gli esseri umani i pochi vampiri prima erano una leggenda o un mito, adesso è lui, l'ultimo essere umano sulla Terra, ad essere una leggenda, un mostro che spaventa e terrorizza i poveri nuovi vampiri che stanno cercando di ricreare una nuova società.
Lui interagisce con questi "mostri". Di notte se ne difende come può. Di giorno li uccide. Ci sono quelli "pazzi", dementi (quelli che sono divenuti vampiri dopo la morte), ma ci sono anche quelli "vivi" (cioè contagiati dal batterio ma che non sono morti), che hanno mantenuto la loro "umanità" (se così la possiamo chiamare), e che si vedono decimati, attaccati da questa creatura diurna da cui non possono difendersi, perchè sono indifesi durante le ore di luce.
Ma lui li uccide indistintamente, non tanto per crudeltà, ma per difesa personale, per assicurare la sua sopravvivenza, perchè ha paura che potrebbero arrivare di notte ed ucciderlo.
E è per assicurare la loro sopravvivenza che alla fine decidono di organizzarsi per ucciderlo. Non per spietatezza, ma anche loro per paura.
Il film lo si può classificare come un l'esempio di uomo che tenta di porre rimedio ad un errore del genere umano. L'essere umano ha nuovamente giocato a fare Dio, e per questo è stato "punito" con questa calamità (perdonatemi il paragone religioso ma in questo momento non me ne vengono in mente altri), ma come sanno i credenti Dio è misericordioso e da sempre una possibilità di redenzione. Il film da una speranza per il genere umano, e da la prospettiva di una ripresa contro questi esseri bestiali, che erano una volta degli uomi e delle donne.
Il libro lo si può classificare invece come... un'apocalisse totale per il genere umano. Nel libro non c'è speranza. Una volta morto lui l'essere umano diverrà per sempre una leggenda, un mito. Si estinguerà come si è estinto il Dodo. Non c'è prospettiva di ripresa per gli esseri umani, ma c'è una nuova società di vampiri che sta nascendo.
Si ha in questo caso la possibilità di riflettere sulla "paura del diverso": noi abbiamo paura di quello che non conosciamo, lo temiamo e ce ne difendiamo. Ma chi ci garantisce che anche quello che temiamo non possa aver paura di noi?
Forse conoscendo meglio quello che ci fa paura potremmo finire con non l'averne più...
E questo è un consiglio che vale per tutte le cose e per tutte le persone, non solo per i personaggi di un film o di un racconto. Impariamo a conoscere ciò che temiamo, e vedrete che forse non ci farà più paura.
Vi consiglio infine sia la visione del film, che la lettura del libro, possibilmente da effettura in quest'ordine (lo so che può sembrare strano, ma l'esperienza mi ha dato ragione più di una volta). Continuo a ribadire che nonostante abbiano COMPLETAMENTE stravolto il senso dell'opera letteraria il film è comunque da vedere (se siete tipi che si commuovono portatevi i fazzolettini!).
Scusate la possibile insensatezza di alcune frasi ma questa sera sono proprio cocco a puntino...
Alla prossima! ^_^
Ciau
Odino
Continua a leggere!
Quella più famosa in questo momento è forse il recente film interpretato da Will Smith, mentre l'altra, forse meno conosciuta, è il romanzo (da cui SI E' ISPIRATO il film) di Richard Matheson.
Nel dare il mio giudizio non potrò fare a meno di raccontare qualcosa della trama sia del libro che del film. Quindi chi vuole conservare intatta la sua curiosità farà bene a non leggere.
Devo dire che sono venuto a conoscenza del libro nello stesso momento in cui sono venuto a conoscenza del film (che tra l'altro ho visto al cinema), per la serie mi piace informarmi un po' prima di andare a vedere qualcosa.
Non lessi a suo tempo il libro un po' per mancanza di tempo un po' per la paura di non poter poi apprezzare il film.
Mi accorgo ora di aver fatto la scelta giusta al 100%, perchè per quanto il film sia bello da vedersi è per me (ora che ho letto anche il libro) un altro esempio dello "stravolgere completamente un'opera letteraria".
Io sono Leggenda, il film, è decisamente un "ottimo prodotto" (la mia opinione sul film in se non è cambiata). E' un bel film da vedere, ben interpretato da Will Smith, che ha dimostrato un'altra volta che è capace di fare dei film veramente belli e profondi, e non solo roba comica o d'azione.
Il film racconta la vita di Robert Neville, ultimo essere umano rimasto nella città di New York, dopo che un'epidemia (a livello globale) scatenata da un virus ha distrutto la maggior parte degli esseri umani, trasformato parte di essi in cacciatori cannibali notturni, i quali naturalmente si sono mangiati la maggior parte di quelli che erano risultati immuni a tale virus.
Il virus in se è stato prodotto dall'uomo, ed era stato progettato per sconfiggere il cancro. Il virus, come accade spesso nei peggiori incubi di molte persone, è mutato e da benevolo è divenuto maligno: invece di curare il cancro ha trasformato le persone in una specie di "vampiri" e anche se non bevono sangue vivono però di notte inoltre risultano intolleranti ai raggi solari (mentre non c'è nulla sulla loro paura delle croci, dell'aglio, etc).
Neville, che manco a dirlo è immune al virus, vive in questa New York devastata: di giorno va a giro a procurarsi da mangiare, a sopravvivere, e cerca di non impazzire del tutto per la solitudine ed è per questo sempre accompagnato dal suo cane. Ma spende anche molto tempo nel suo laboratorio cercando una cura per questo virus (essendo lui una specie di biologo/virologo militare), nella speranza di poter curare il genere umano e di poter ripristinare la vita sulla Terra così come era prima.
Nel libro invece cosa abbiamo?
Abbiamo l'ultimo uomo sulla Terra, DA SOLO CHE PIU' SOLO NON SI PUO', che vive nella sua casa fortificata, e non c'è NESSUNO a fargli compagnia. L'unico momento in cui pare avere un po' di compagnia è quanto trova un cane, ma vi consiglio di non farci molto l'abitudine e di non affezionarvi troppo...
La popolazione umana è stata decimanta da "un qualcosa" che li ha trasformati tutti in vampiri (e questi qua bevono sangue, vivono di notte, hanno paura dei simboli religioni, temono l'aglio, etc).
Di notte rimane chiuso in casa cercando di non impazzire per i continui assalti dei vampiri; il giorno lo passa a riparare la casa danneggiata durante gli assalti notturni, a cercare cibo e soprattutto a cercare ed uccidere i vampiri che dormono nella città.
Si è organizzato bene e si è fatto la sua routine giornaliera quasi alla perfezione: coltiva gli agli necessari a difendersi, fabbrica i paletti per uccidere i vampiri, ripara la casa, cura l'auto. Insomma tutto per sopravvivere al meglio. Ma il libro si incentra molto sulla mancanza di contatto umano, di una compagna con cui passare il tempo (e anche le notti si... le pulsioni umane sono difficili da tenere a bada).
Inoltre soffre per il fatto di aver perso la figlia per l'epidemia, di aver dovuto uccidere la moglie trasformata in vampiro (secondo me molto peggio di quello che gli accade nel film eh). In questo caso l'epidemia è scatenata da un batterio e non da un virus. Anche nel libro comincia a fare ricerche sulle cause di questa epidemia, ed utilizzando le biblioteche comincia studiare da solo cosa ha causato tutto questo (facendo anche notevoli scoperte), e cerca ad un certo punto anche una cura.
Il film è incentrato sulla sua solitudine, sui fantasmi del suo passato, sul non essere stato in grado di mettere a posto le cose quando avrebbe dovuto, e sulle sue speranze per il futuro (il trovare una cura, trovare altri esseri umani immuni al virus con cui vivere). Quando poi il suo cane Sam muore, la tristezza è ancora più intensa e travolgente, e lui trovandosi solo rischia di impazzire e di farsi uccidere.
Il libro è invece incentrato ancora più a fondo sulla sua solitidine (dato che non c'è il cane a consolarlo) e per la maggior parte su come lui affronta tale solitudine: beve per dimenticare, beve per punirsi, beve per non provare dolore. Beve per non pensare alle "donne vampiro" che lo tentano (e lui essendo senza una compagna si sente solo), che lo disgustano ma che lo attraggono allo stesso tempo. Beve per dimenticarsi di quegli esseri che assalgono casa sua e che lo tormentano.
C'è la sua disperata ricerca di un metodo per mantenere un minimo di sanità mentale: e qui nasce il bisogno di razionalizzare quello che è successo, di scoprire il motivo dell'epidemia. La ragione dell'uomo che deve vincere sull'irrazionale.
C'è la sua disperata ricerca di compagnia: trova fortunatamente un cane sano, cerca di farselo amico, di curarlo. Ma quando ci riesce poco dopo la morte glielo porta via, come gli ha portato via tutte le cose care (e a cui aveva "fatto l'errore" di affezionarsi).
La ricerca della cura non è il tema fondamentale del racconto come invece lo è per il film.
Infatti nel film, lui è leggenda perchè riesce alla fine trovare la cura per il virus, ed è poi costretto dagli eventi a sacrificare la sua vita per proteggerla, e poterla consegnare ad altri esseri umani sopravvissuti affinchè possano utilizzarla per produrre un anti-virus e quindi salvare il pianeta.
Nel libro lui è leggenda perchè adesso è lui l'anomalia!
Il mondo è ormai popolato da una nuova specie di esseri umani, che si sono adattati al virus. Questi vampiri sono la normalità adesso. E come per gli esseri umani i pochi vampiri prima erano una leggenda o un mito, adesso è lui, l'ultimo essere umano sulla Terra, ad essere una leggenda, un mostro che spaventa e terrorizza i poveri nuovi vampiri che stanno cercando di ricreare una nuova società.
Lui interagisce con questi "mostri". Di notte se ne difende come può. Di giorno li uccide. Ci sono quelli "pazzi", dementi (quelli che sono divenuti vampiri dopo la morte), ma ci sono anche quelli "vivi" (cioè contagiati dal batterio ma che non sono morti), che hanno mantenuto la loro "umanità" (se così la possiamo chiamare), e che si vedono decimati, attaccati da questa creatura diurna da cui non possono difendersi, perchè sono indifesi durante le ore di luce.
Ma lui li uccide indistintamente, non tanto per crudeltà, ma per difesa personale, per assicurare la sua sopravvivenza, perchè ha paura che potrebbero arrivare di notte ed ucciderlo.
E è per assicurare la loro sopravvivenza che alla fine decidono di organizzarsi per ucciderlo. Non per spietatezza, ma anche loro per paura.
Il film lo si può classificare come un l'esempio di uomo che tenta di porre rimedio ad un errore del genere umano. L'essere umano ha nuovamente giocato a fare Dio, e per questo è stato "punito" con questa calamità (perdonatemi il paragone religioso ma in questo momento non me ne vengono in mente altri), ma come sanno i credenti Dio è misericordioso e da sempre una possibilità di redenzione. Il film da una speranza per il genere umano, e da la prospettiva di una ripresa contro questi esseri bestiali, che erano una volta degli uomi e delle donne.
Il libro lo si può classificare invece come... un'apocalisse totale per il genere umano. Nel libro non c'è speranza. Una volta morto lui l'essere umano diverrà per sempre una leggenda, un mito. Si estinguerà come si è estinto il Dodo. Non c'è prospettiva di ripresa per gli esseri umani, ma c'è una nuova società di vampiri che sta nascendo.
Si ha in questo caso la possibilità di riflettere sulla "paura del diverso": noi abbiamo paura di quello che non conosciamo, lo temiamo e ce ne difendiamo. Ma chi ci garantisce che anche quello che temiamo non possa aver paura di noi?
Forse conoscendo meglio quello che ci fa paura potremmo finire con non l'averne più...
E questo è un consiglio che vale per tutte le cose e per tutte le persone, non solo per i personaggi di un film o di un racconto. Impariamo a conoscere ciò che temiamo, e vedrete che forse non ci farà più paura.
Vi consiglio infine sia la visione del film, che la lettura del libro, possibilmente da effettura in quest'ordine (lo so che può sembrare strano, ma l'esperienza mi ha dato ragione più di una volta). Continuo a ribadire che nonostante abbiano COMPLETAMENTE stravolto il senso dell'opera letteraria il film è comunque da vedere (se siete tipi che si commuovono portatevi i fazzolettini!).
Scusate la possibile insensatezza di alcune frasi ma questa sera sono proprio cocco a puntino...
Alla prossima! ^_^
Ciau
Odino
Continua a leggere!
8 ottobre 2010
Laurea
Della serie "vi racconto i cazzi miei anche se non ne frega nulla a nessuno" oggi mi sono luareato!
Ebbene si, da oggi Odino è un dottorino! (dato che ho completato la laurea triennale xD).
Ancora non mi pare vero.
Devo assimilare la cosa, rendermi conto di quello che è successo e di quello che non è successo...
Ho paura di svegliarmi domani mattina e di ritrovarmi a Pisa che devo rifare tutto da capo un'altra volta... (Inception related?)
E ora cosa si fa...
Ci si riposa! ^_^
Ok non vi rompo più...
la sessione "vi racconto i fatti miei" finisce qua... per ora XD
Ciau!
Odino
Devo Continua a leggere!
Ebbene si, da oggi Odino è un dottorino! (dato che ho completato la laurea triennale xD).
Ancora non mi pare vero.
Devo assimilare la cosa, rendermi conto di quello che è successo e di quello che non è successo...
Ho paura di svegliarmi domani mattina e di ritrovarmi a Pisa che devo rifare tutto da capo un'altra volta... (Inception related?)
E ora cosa si fa...
Ci si riposa! ^_^
Ok non vi rompo più...
la sessione "vi racconto i fatti miei" finisce qua... per ora XD
Ciau!
Odino
Devo Continua a leggere!
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3 ottobre 2010
Inception
E cosa posso dire a riguardo...
Credo che le cose che si possano dire siano ben poche, prima tra tutti
GUARDATELO CAZZO! E' UNA COSA PAZZESCA! DOVETE VEDERLO!
Sinceramente a me basterebbe dire già questo, ma se voelte continuare a leggere...
Allora vediamo di approfondire questa semplice idea però ^_^
Nolan ha dmostrato, un'altra volta (e dopo film del calibro di Batman Begins, Batmana The Dark Knight e The Prestige), di essere un regista con i controcoglioni.
Ci troviamo davanti un film di 148 minuti, di cui circa il 70% passati davanti allo schermo formulando pensieri che variano da "Cosa cazzo sto vedendo! E' fantastico!" a "Non ci sto capendo molto...".
Il film è girato in modo magistrale. Non annoia, tiene letteralmente incollati alla poltroncina del cinema, ed in certe sequenze poi, per via delle inquadrature, si perde anche la concezione di spazialità (quasi xD) e la scena colpisce ancora di più.
Non è assolutamente un film da sbadigli: anche nella parti "calme" rimani sempre molto affascianto da quello che viene proiettato sullo schermo. Ed anche se ci si trova davanti un qualcosa di nuovo il film riesce in pochissimo tempo a spiegarti le dinamiche del suo mondo, le sue regole, e come si agisce al suo interno.
Quello che ho apprezzato è che non sono stati fatti usi fini a se stessi degli effetti speciali, insomma quegli effetti speciali messi nei film solo per dire "noi siamo cazzuti, guarda quello che sappiamo fare!". E di momenti del genere potevano essercene tanti.
Invece gli effetti grafici utilizzati si sposano in modo eccezionale con tutto il resto. Ti aprono la mente a nuovi spazi XD
Gli attori? Bè anche gli attori hanno fatto la loro parte, magistralmente.
Di Caprio si conferma come un grandissimo attore (anche se mi domando come possa essere ancora sano di mente dopo aver girato Shutter Iland ed Inception XD).
Certo anche glia altri sono stati veramente bravi, Joseph Levitt, Michael Caine, ecc.
Ma se gli altri hanno fatto un lavorone, con un'interpretazione fantastica, ora come ora mi rimane più in mente Di Caprio.
E della trama... cosa vi posso dire della trama?
Non mi è possibile raccontare, per il semplice fatto che è difficile (almeno ora, con il sonno che ho XD) trovare la parole giuste per espimere il tutto.
Ma anche perchè è veramente un film che merita di essere visto, e non voglio assolutamente rovinare nemmeno la minima cosa, il minimo particolare...
Sarebbe come se voi foste in fila per andare a vedere la prima de "L'impero colpisce ancora" e delle persone che escono dal cinema, parlando tra di loro, dicessero "Ehi, e chi se lo aspettava che Darth Vader fosse il padre di Luke".
Ecco più o meno io la vedrei così...
Andate a vederlo, non credo potrete investire in un film migliore al momento!
Ed infine giunse il momento per i saluti!
A presto!
Odino :) Continua a leggere!
2 ottobre 2010
E un'altra cosa...
Si, proprio così...
E un'altra cosa...
Il titolo dell'ultimo libro della saga di Guida Galattica per autostoppisti è proprio questo. Quindi diciamo qualcosa anche noi (giusto una o due eh) a proposito ^^
Devo dire che all'inizio ero molto, ma molto, aiutatemi a dire molto, diffidente su questo romanzo. Primo tra tutti pechè non era scritto da Douglas, secondo perchè non era scritto da Douglas.
Però non so qualche strano impulso, quale coincidenza quantistica (oppure ero solo distratto da una ragazza che era in libreria... non ricordo XD) mi ha portato a comprare tale volume.
Ripeto, sono partito molto cauto, con i piedi di piombo se si può dire (sperando continuamente che il pavimento non si trasformasse in un lago portandomi ad un lento annegamento).
Devo dire che invece mi ha sorpreso: la storia è narrata in modo veramente buono, ben scritta e fluente (anche troppo dato che, nonostante non si possa correre bene con i piedi di piombo ho finito il volume in qualcosa che come 4 giorni).
I personaggi sono stati ripresi in modo perfetto! Ed è stato un piacere vedere una "fine" per questi avventurieri (se di fine possiamo parlare).
Però gli elementi per una storia in stile "Douglasiana" ci sono tutti. Ha ripescato elementi e personaggi che sinceramente mi ero anche dimenticato! E questo mi ha fatto veramente piacere.
Quello che mi ha forse un po' infastidito è stato il continuo e repentino salto narrativo da un personaggio all'altro, e quando i personaggi sono dislocati su astranavi poste in pianeti diversi tra loro, bè comincia ad essere difficile correre e ritrovarli tutti eh!
Non voglio rivelare nulla riguardo alla trama, tranne il fatto che ci sarà di mezzo un nuovo drink con un ingrediente molto particolare, un casting di divinità, Zaphod Beeblebrox pare che riuscirà a trovare la sua pace, e... si sempre la nostra amata Guida!
Tutto sommato è stata un'ottima lettura, e quindi ne consiglio l'acquisto.
Il libro vale i suoi 17€ (mi pare sia questo il suo prezzo, non ricordo ora), anche perchè poter vedere un continuo alla saga di Douglas non ha prezzo (possa Douglas riposare in pace, sperando che almeno lui sappia cosa vuol dire bere un Gotto Pangalattico).
A presto ^_^
Odino
Continua a leggere!
E un'altra cosa...
Il titolo dell'ultimo libro della saga di Guida Galattica per autostoppisti è proprio questo. Quindi diciamo qualcosa anche noi (giusto una o due eh) a proposito ^^
Devo dire che all'inizio ero molto, ma molto, aiutatemi a dire molto, diffidente su questo romanzo. Primo tra tutti pechè non era scritto da Douglas, secondo perchè non era scritto da Douglas.
Però non so qualche strano impulso, quale coincidenza quantistica (oppure ero solo distratto da una ragazza che era in libreria... non ricordo XD) mi ha portato a comprare tale volume.
Ripeto, sono partito molto cauto, con i piedi di piombo se si può dire (sperando continuamente che il pavimento non si trasformasse in un lago portandomi ad un lento annegamento).
Devo dire che invece mi ha sorpreso: la storia è narrata in modo veramente buono, ben scritta e fluente (anche troppo dato che, nonostante non si possa correre bene con i piedi di piombo ho finito il volume in qualcosa che come 4 giorni).
I personaggi sono stati ripresi in modo perfetto! Ed è stato un piacere vedere una "fine" per questi avventurieri (se di fine possiamo parlare).
Però gli elementi per una storia in stile "Douglasiana" ci sono tutti. Ha ripescato elementi e personaggi che sinceramente mi ero anche dimenticato! E questo mi ha fatto veramente piacere.
Quello che mi ha forse un po' infastidito è stato il continuo e repentino salto narrativo da un personaggio all'altro, e quando i personaggi sono dislocati su astranavi poste in pianeti diversi tra loro, bè comincia ad essere difficile correre e ritrovarli tutti eh!
Non voglio rivelare nulla riguardo alla trama, tranne il fatto che ci sarà di mezzo un nuovo drink con un ingrediente molto particolare, un casting di divinità, Zaphod Beeblebrox pare che riuscirà a trovare la sua pace, e... si sempre la nostra amata Guida!
Tutto sommato è stata un'ottima lettura, e quindi ne consiglio l'acquisto.
Il libro vale i suoi 17€ (mi pare sia questo il suo prezzo, non ricordo ora), anche perchè poter vedere un continuo alla saga di Douglas non ha prezzo (possa Douglas riposare in pace, sperando che almeno lui sappia cosa vuol dire bere un Gotto Pangalattico).
A presto ^_^
Odino
Continua a leggere!
9 settembre 2010
Praticamente innocuo
Già proprio così... sono arrivato alla fine di questa saga...
Dopo Guida galattica per gli autostoppisti, dopo Il ristorante al termine dell'universo, dopo la Vita l'universo e tutto quanto, dopo Addio e grazie per tutto il pesce sono infine giunto a leggere Praticamente innocuo.
Una cosa mi dispiace moltissimo... non potrò più fare battute sui titoli dei libri, come quando ad un mio amico dissi che ero andato in libreria e che "avevo comprato La vita l'universo e tutto quanto" e lui, pensando che lo stessi prendendo in giro (giustamente anche) mi disse "e quanto miliardi l'hai pagato?" io gli dissi "solo 9.50€ perchè?" all'orchè (povere orche lo so) mi disse "ma smettila dai" e quando poi gli mostrai i libro lessi sul suo volto un'incredula espressione di aver fatto una figura di merda! (Scusate la punteggiatura ma è fatta di proposito per farvi incazzare ^^)
Frasi bastarde (e punteggiatura) a parte devo dire che sono rimasto un po' sopreso da questo libro, nel senso che non mi sarei mai aspettato il finale che è stato poi proposto...
Il libro è sempre pieno della classica ironia di Douglas, e si legge anche molto bene, però devo dire che mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca (e meno male che non mi ha lasciato qualche bernoccolo!).
Solo che dopo tutte le avventure per la domanda fondamentale, dopo le peripezie al ristorante (ah povero il piatto del giorno, quanto mi stava simpatico!), dopo il messaggio di Dio per il creato (che più o meno rispecchia la visione di molte persone devo dire XD) mi sarei aspettato qualcosa di più.
Non che sia un'opera mediocre altro che, solo che... mi ha colto alla sprovvista...
E ora c'è solo e un'altra cosa...
si lo so scusate non dovrei fare battute alla membro di segugio utilizzando i titoli dei libri ma è più forte di me XD
Cioè "E un'altra cosa..." è il titolo del 6° libro della saga, naturalmente non scritto da Douglas (difficilmente si riesce a scrivere se si è morti, ma come insegna la Rice i vampiri possono essere molto produttivi come scrittori... bè tecnicamente i vampiri non sono vivi... ma non sono manco morti... vabbè non stiamo a tirarci le fette di saleme sugli occhi e andiamo avanti...) ma da Eoin Colfer.
Sinceramente sono rimasto sopreso di trovare questo libro (specialmente per i 17 di spesa imprevista in più!) ma anche perchè non so cosa aspettarmi.
E' cioè un lavoro di un altro autore su una saga cominciata da un altro autore ancora che però è momentaneamente (almeno così qualcuno dice) morto e quindi non si può al momento interrogarlo. Questo piccolo particolare deve aver reso la stesura di questo ultimo volume molto difficile credo...
Ma potrò giudicare solo dopo la sua lettura.
Termino dicendo che per ora tutti i libri della saga originale di Douglas meritano sicuramente una lettura. Sono veramente qualcosa di fuori dalla comune fantascienza.
Un salutone a tutti!
Odino
Continua a leggere!
Dopo Guida galattica per gli autostoppisti, dopo Il ristorante al termine dell'universo, dopo la Vita l'universo e tutto quanto, dopo Addio e grazie per tutto il pesce sono infine giunto a leggere Praticamente innocuo.
Una cosa mi dispiace moltissimo... non potrò più fare battute sui titoli dei libri, come quando ad un mio amico dissi che ero andato in libreria e che "avevo comprato La vita l'universo e tutto quanto" e lui, pensando che lo stessi prendendo in giro (giustamente anche) mi disse "e quanto miliardi l'hai pagato?" io gli dissi "solo 9.50€ perchè?" all'orchè (povere orche lo so) mi disse "ma smettila dai" e quando poi gli mostrai i libro lessi sul suo volto un'incredula espressione di aver fatto una figura di merda! (Scusate la punteggiatura ma è fatta di proposito per farvi incazzare ^^)
Frasi bastarde (e punteggiatura) a parte devo dire che sono rimasto un po' sopreso da questo libro, nel senso che non mi sarei mai aspettato il finale che è stato poi proposto...
Il libro è sempre pieno della classica ironia di Douglas, e si legge anche molto bene, però devo dire che mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca (e meno male che non mi ha lasciato qualche bernoccolo!).
Solo che dopo tutte le avventure per la domanda fondamentale, dopo le peripezie al ristorante (ah povero il piatto del giorno, quanto mi stava simpatico!), dopo il messaggio di Dio per il creato (che più o meno rispecchia la visione di molte persone devo dire XD) mi sarei aspettato qualcosa di più.
Non che sia un'opera mediocre altro che, solo che... mi ha colto alla sprovvista...
E ora c'è solo e un'altra cosa...
si lo so scusate non dovrei fare battute alla membro di segugio utilizzando i titoli dei libri ma è più forte di me XD
Cioè "E un'altra cosa..." è il titolo del 6° libro della saga, naturalmente non scritto da Douglas (difficilmente si riesce a scrivere se si è morti, ma come insegna la Rice i vampiri possono essere molto produttivi come scrittori... bè tecnicamente i vampiri non sono vivi... ma non sono manco morti... vabbè non stiamo a tirarci le fette di saleme sugli occhi e andiamo avanti...) ma da Eoin Colfer.
Sinceramente sono rimasto sopreso di trovare questo libro (specialmente per i 17 di spesa imprevista in più!) ma anche perchè non so cosa aspettarmi.
E' cioè un lavoro di un altro autore su una saga cominciata da un altro autore ancora che però è momentaneamente (almeno così qualcuno dice) morto e quindi non si può al momento interrogarlo. Questo piccolo particolare deve aver reso la stesura di questo ultimo volume molto difficile credo...
Ma potrò giudicare solo dopo la sua lettura.
Termino dicendo che per ora tutti i libri della saga originale di Douglas meritano sicuramente una lettura. Sono veramente qualcosa di fuori dalla comune fantascienza.
Un salutone a tutti!
Odino
Continua a leggere!
3 agosto 2010
Sherlock
Dopo il film di Sherlock Holmes, interpretato da Robert Downey Jr., che ho apprezzato molto come film ma che ho ritenuto un po' distante dal ricordo che mi avevano lasciato le storie scritte da Conan Doyle, dopo le innumerevoli serie di stampo "sherlockiano", tra cui possiamo ricordare Lie To Me, The Mentalist, Dr House ed altre, ho finalmente travato e visto qualcosa di veramente interessante dal punto di vista di questo personaggio che mi è rimasto molto a cuore.
Questo serial televisivo, chiamato appunto Sherlock, vede questo personaggio ripoposto nell'epoca moderna.
Con Sherlock Holmes interpretato da Benedict Cumberbatch e il Dr. Watson da Martin Freeman, in questo telefilm ci sono praticamente tutti: dal fratello Mycroft all'accerrimo nemico Moriarty.
L'ambientazione della serie non è più la Londra di ormai quasi due secoli fa ma è la Londra moderna, con i suoi taxi, le sue persone, lo smog, etc. E nonostante si posssa storcere il naso all'inizio, forse quelli più attaccati al vecchio Holmes, il tutto regge benissimo. Il ritmo narrativo è abbastanza veloce ma non troppo, giusto per tenerci incollati alla sedia ma non tanto da farci perdere il filo del discorso.
La cosa veramente notevole, che mi è piaciuta un sacco, sono i dettagli: già il titolo della prima puntata "A Study in Pink" è stato uno dei motivi che mi ha incoraggiato a guardare questo episodio: il titolo è infatti ispirato al primo romanzo di Shelock Holmes si chiama "Uno studio in rosso". Ma quello che veramente è reso benissimo è il modo di fare, di parlare, di muoversi DI SPIEGARE di Holmes.
E come nei libri il Dr. Watson ci rimane si sasso davanti alle sue spiegazioni tanto facciamo noi quando siamo di fronte all'episodio. Per non parlare poi del modo di muoversi degli attori!
La loro interpretazione dei personaggi è per me a dir poco fantastica! Watson (Martin Freeman) che pare sempre impacciato quando sta accando ad Holmes (Benedict Cumberbatch) e Holmes che appare ancora di più... Holmes XD
Elegante, disinvolto, sicuro di se quasi ogni oltre limite ^^
Non mancano anche qui i casi in cui Holmes si rifarà sui vari poliziotti che deve aiutare, e di volta in molta ne metterà in crisi il modo di pensare e di agire.
Devo dire che non pensavo di vedere uno dei miei personaggi preferiti così ben rappresentato :)
Peccato che ancora non si sia vista la sua classica pipa :( e anzi credo proprio che non la vedremo per nulla (il perchè di questa frase è comprensibile solo dopo aver visto la prima puntata ^^).
Vi consiglio quindi la visione del suddetto telefilm.
Mi raccomando :)
Sherlock Holmes deve vivere :)
Continua a leggere!
Questo serial televisivo, chiamato appunto Sherlock, vede questo personaggio ripoposto nell'epoca moderna.
Con Sherlock Holmes interpretato da Benedict Cumberbatch e il Dr. Watson da Martin Freeman, in questo telefilm ci sono praticamente tutti: dal fratello Mycroft all'accerrimo nemico Moriarty.
L'ambientazione della serie non è più la Londra di ormai quasi due secoli fa ma è la Londra moderna, con i suoi taxi, le sue persone, lo smog, etc. E nonostante si posssa storcere il naso all'inizio, forse quelli più attaccati al vecchio Holmes, il tutto regge benissimo. Il ritmo narrativo è abbastanza veloce ma non troppo, giusto per tenerci incollati alla sedia ma non tanto da farci perdere il filo del discorso.
La cosa veramente notevole, che mi è piaciuta un sacco, sono i dettagli: già il titolo della prima puntata "A Study in Pink" è stato uno dei motivi che mi ha incoraggiato a guardare questo episodio: il titolo è infatti ispirato al primo romanzo di Shelock Holmes si chiama "Uno studio in rosso". Ma quello che veramente è reso benissimo è il modo di fare, di parlare, di muoversi DI SPIEGARE di Holmes.
E come nei libri il Dr. Watson ci rimane si sasso davanti alle sue spiegazioni tanto facciamo noi quando siamo di fronte all'episodio. Per non parlare poi del modo di muoversi degli attori!
La loro interpretazione dei personaggi è per me a dir poco fantastica! Watson (Martin Freeman) che pare sempre impacciato quando sta accando ad Holmes (Benedict Cumberbatch) e Holmes che appare ancora di più... Holmes XD
Elegante, disinvolto, sicuro di se quasi ogni oltre limite ^^
Non mancano anche qui i casi in cui Holmes si rifarà sui vari poliziotti che deve aiutare, e di volta in molta ne metterà in crisi il modo di pensare e di agire.
Devo dire che non pensavo di vedere uno dei miei personaggi preferiti così ben rappresentato :)
Peccato che ancora non si sia vista la sua classica pipa :( e anzi credo proprio che non la vedremo per nulla (il perchè di questa frase è comprensibile solo dopo aver visto la prima puntata ^^).
Vi consiglio quindi la visione del suddetto telefilm.
Mi raccomando :)
Sherlock Holmes deve vivere :)
Continua a leggere!
28 giugno 2010
Modi di dire pt. 2
Si comincia bene questa giornata...
dopo 3 orette di treno circa c'è pure una piccola lamentazione.
Come mio solito, in treno, mi sono messo a leggere qualcosa per gli esami che devo ancora dare (ne sono rimasti pochi ma si deve pur sempre studiare ^^).
Ero tranquillo che stavo leggendo quando noto che il tizio che è seduto davanti a me si sta stroncando mezzo per cercare di leggere il titolo del libro che ho in mano.
Allora io lo chiudo e glielo porgo in modo che possa leggere.
"Fondamenti di grafica tridimensiona interattiva"
Un nome tutto un programma insomma.
Incuriosito comincia a chiedermi se sono nell'ambito cinematografico O_O
e gli rispondo che no, sono un informatico, e che il libro in questione parla di come applicare la grafica tridimensionale per applicazioni multimediali come videogiochi et simili.
E lui allora: "Ah, ma allora sei un programmatore! Sei un mezzo hackerozzo! Buchi i computer come nulla eh?"
E qui mi sono proprio cascate le braccia...
Il tizio era anche simpatico dopo tutto, ma questa battuta, che fanno in molti, mi ha fatto tornare alla mente il fatto che molti considerano gli informatici come dei mezzi delinquenti.
Infatti la mia risposta alla sua affermazione è stata: "Bè le cose di base per fare anche queste cose imparare si imparano, però è come dire che uno che fa studia medicina applica quello che impara per torturare le persone."
Devo dire che a questa affermazione è rimasto un attimo meditabondo, come accorgendosi di aver fatto una discreta figuraccia...
Non è certo con il tizio in se stesso che ce l'ho, ma con quella società che ancora oggi ha tanti luoghi comuni, modi di dire, e frasi fatte (fatte male poi) che le persone non si tolgono dalla mente...
L'implicazione logica moderna è "Programmatore => Hacker"
Speriamo che passi va...
Ed intanto gli informatici in Italia se la passano male...
Ma questa è un'altra storia. Continua a leggere!
dopo 3 orette di treno circa c'è pure una piccola lamentazione.
Come mio solito, in treno, mi sono messo a leggere qualcosa per gli esami che devo ancora dare (ne sono rimasti pochi ma si deve pur sempre studiare ^^).
Ero tranquillo che stavo leggendo quando noto che il tizio che è seduto davanti a me si sta stroncando mezzo per cercare di leggere il titolo del libro che ho in mano.
Allora io lo chiudo e glielo porgo in modo che possa leggere.
"Fondamenti di grafica tridimensiona interattiva"
Un nome tutto un programma insomma.
Incuriosito comincia a chiedermi se sono nell'ambito cinematografico O_O
e gli rispondo che no, sono un informatico, e che il libro in questione parla di come applicare la grafica tridimensionale per applicazioni multimediali come videogiochi et simili.
E lui allora: "Ah, ma allora sei un programmatore! Sei un mezzo hackerozzo! Buchi i computer come nulla eh?"
E qui mi sono proprio cascate le braccia...
Il tizio era anche simpatico dopo tutto, ma questa battuta, che fanno in molti, mi ha fatto tornare alla mente il fatto che molti considerano gli informatici come dei mezzi delinquenti.
Infatti la mia risposta alla sua affermazione è stata: "Bè le cose di base per fare anche queste cose imparare si imparano, però è come dire che uno che fa studia medicina applica quello che impara per torturare le persone."
Devo dire che a questa affermazione è rimasto un attimo meditabondo, come accorgendosi di aver fatto una discreta figuraccia...
Non è certo con il tizio in se stesso che ce l'ho, ma con quella società che ancora oggi ha tanti luoghi comuni, modi di dire, e frasi fatte (fatte male poi) che le persone non si tolgono dalla mente...
L'implicazione logica moderna è "Programmatore => Hacker"
Speriamo che passi va...
Ed intanto gli informatici in Italia se la passano male...
Ma questa è un'altra storia. Continua a leggere!
23 giugno 2010
Capitan America Reborn
A quanto pare alla Marvel non sanno tenersi stretti i cambiamenti.
Dopo il reset fatto su Spiderman con One More Day e Brand New Day, che hanno cancellato alcuni dei più grandi cambiamenti che erano avvenuti durante Civil War, ora a quanto pare c'è questo altro resettone...
Sono passato ieri in fumetteria, e ho preso, incuriosito, il primo numero di questa testata, dedicata a Capitan America.
L'ho presa più che altro perchè è il numero 1, per curiosità, non ho modo di poter fare un'altra testata oltre a quelle che già compro.
Devo dire che la devo ancora leggere, ma sono un po' dubbioso.
Non nel senso che possa essere una cattiva storia o simili, ma paura di veder di nuovo azzerato lo status attuale per tornare a qualcosa di precedente.
La Marvel si sa è brava a far risogere personaggi morti, a trovare espedienti per fare questa o quest'altra cosa...
Ma quello che mi domando è: perchè dopo aver costruito tutto un arco narritivo con Steve Rogers morto lo si deve riportare in vita? Cioè era un fatto che ha addolorato tanti fans in tutto il mondo.
Ma fatti del genere in un universo come quello Marvel dovrebbero essere previsti...
Cosa mi aspetto quindi da queste 90 pagine di fumetto che mi ritrovo tra le mani? La descrizione di un modo più o meno intricato per far ritornare il vecchio CAP, che si ci mancava, ma di cui ormai eravamo abituati a sentire la mancaza.
Speriamo almeno che non sia una vaccata totale.
Ma ho paura che anche qua i fan accaniti, che poi sono quelli che comprano più di tutti, facciano da padrone.
Poi può darsi che siano tutte pippe mentali le mie... ma dubito XD Continua a leggere!
Dopo il reset fatto su Spiderman con One More Day e Brand New Day, che hanno cancellato alcuni dei più grandi cambiamenti che erano avvenuti durante Civil War, ora a quanto pare c'è questo altro resettone...
Sono passato ieri in fumetteria, e ho preso, incuriosito, il primo numero di questa testata, dedicata a Capitan America.
L'ho presa più che altro perchè è il numero 1, per curiosità, non ho modo di poter fare un'altra testata oltre a quelle che già compro.
Devo dire che la devo ancora leggere, ma sono un po' dubbioso.
Non nel senso che possa essere una cattiva storia o simili, ma paura di veder di nuovo azzerato lo status attuale per tornare a qualcosa di precedente.
La Marvel si sa è brava a far risogere personaggi morti, a trovare espedienti per fare questa o quest'altra cosa...
Ma quello che mi domando è: perchè dopo aver costruito tutto un arco narritivo con Steve Rogers morto lo si deve riportare in vita? Cioè era un fatto che ha addolorato tanti fans in tutto il mondo.
Ma fatti del genere in un universo come quello Marvel dovrebbero essere previsti...
Cosa mi aspetto quindi da queste 90 pagine di fumetto che mi ritrovo tra le mani? La descrizione di un modo più o meno intricato per far ritornare il vecchio CAP, che si ci mancava, ma di cui ormai eravamo abituati a sentire la mancaza.
Speriamo almeno che non sia una vaccata totale.
Ma ho paura che anche qua i fan accaniti, che poi sono quelli che comprano più di tutti, facciano da padrone.
Poi può darsi che siano tutte pippe mentali le mie... ma dubito XD Continua a leggere!
13 giugno 2010
Eccomi qua.
Dopo un po' di tempo sono risuscito finalmente a mettermi a lavorare su questo piccolo spazio dove ho deciso di separare i miei pensieri informatici (presenti sull'altro blog) da tutto il resto della roba che è presente nella mia mente.
Questo sarà uno spazio per la riflessione, per gli sfoghi, per le incazzature.
A coloro che capitano qua per caso, per pura (s)fortuna dico:
Fatte le presentazioni, ora vi saluto.
A presto, con qualcosa di interessante da farvi leggere (spero ^^)
Odino
Continua a leggere!
Dopo un po' di tempo sono risuscito finalmente a mettermi a lavorare su questo piccolo spazio dove ho deciso di separare i miei pensieri informatici (presenti sull'altro blog) da tutto il resto della roba che è presente nella mia mente.
Questo sarà uno spazio per la riflessione, per gli sfoghi, per le incazzature.
A coloro che capitano qua per caso, per pura (s)fortuna dico:
Lasciate ogni speranza voi che entrate in queste oscure lidi. Qua non ci sarà pietà per nessuno: non c'è per gli Dei figuriamoci per i mortali!
Fatte le presentazioni, ora vi saluto.
A presto, con qualcosa di interessante da farvi leggere (spero ^^)
Odino
Continua a leggere!
26 maggio 2010
La Progenie
Rieccomi dopo tanto.
Oggi ho proprio bisogno di scrivere qualcosa, anche solo per tenere la mente occupata.
Comunque andiamo a parlare di qualcosa di interessante.
Ogni tanto capita di leggere qualcosa di veramente bello ed avvincente.
Per il mio compleanno (ormai qualche mese fa) mi hanno regalato il seguente libro:
quindi andiamo a raccontare qualcosa a riguardo ^^
La Progenie è un libro scritto a quattro mani da Guillermo Del Toro e Chuck Hogan (sarà parente del famoso lottatore? XD).
Come il pipistrellaccio in copertina può far intuire, il ibro è un horror incentrato sui vampiri.
Come in Fringe (la famosa serie televisiva) ci troviamo di fronte ad un aereo solo che qui qualche sopravvissuto c'è (mannaggia XD).
Non si riesce a capire come mai siano tutti morti (o quasi).
I corpi non presentano ferite, non hanno segni evidenti di lesioni, non hanno espressione di dolore. Sembra semplicemente che si siano spenti.
O forse non è così?
Prima la scoperta di una ferita quasi invisibile sul collo dei passeggeri che sembra fatta da un bisturi ma organico, una strana enorme bara piena di terra che scompare dalla stiva dell'aereo, poi uno strano agente patogeno, morti che risorgono, la città in pericolo... Nell'arco di 24 ore il mondo che tutti conoscono cambierà, e non nel modo migliore per l'uomo.
In questo romanzo si unisce vecchio con nuovo, antico e profano con moderno e tecnlogico. Una spiegazione veramente niente male del perchè e del come dei vampiri, non più semplicemente esseri antichi e misteriosi, un qualcosa di solo demoniaco, ma anche un qualcosa di VIVO di tangibile, di comprensibile scientificamente, qualcosa a cui possiamo dare una spiegazione razionale e coerente.
Qui il vampirismo viene spiegato come un agente patogeno, un virus, che infetta le vittime morse da altri vampiri, e come ogni virus che si rispetti attacca la vittime cercando di modificarne la struttura per sopravvivere. Questo virus però è veramente tremendo, e come un cancro "smonta" la normale struttura degli esseri viventi che infetta per renderli dei mostri succhiasangue (c'è anche la spiegazione del perchè cicciano sangue eh ma non la rivelo dai^^).
Ma chi ha creato i primi vampiri? A bè questo lo si deve scoprire ^^
Il tutto è magistralmente scritto con uno stile narrativo veramente eccellente: ci vengono presentati i diversi punti di vista dei personaggi principali, ed ognuno ha il suo modo di vedere le cose. Si salta da un'anima all'altra, da una persona all'altra, guardando i cambiamenti da angolazioni diverse. All'inizio mi è sembrato quasi di trovarmi dentro la casa degli specchi di un luna park!
Ad ogni cambio di capitolo è come risalire per prendere fiato, cambiare pelle e personalità per poi tornare sott'acqua ad esplorare questo strano mondo.
Ci sono momenti di pura tensione, di una paura sottile che in poco si può trasformare in terrore.
Insomma da non leggere a notte fonda con le finestre aperte per abbassare la temperatura e soli in casa... o forse si XD
Vi consiglio di leggerlo con calma di godervelo, non come ha fatto il sottoscritto che, con complicità dei viaggi in treno, se lo è macinato in pochi giorni...
Unica pecca forse?
Ha un seguito XD
Cioè mi spiego meglio: La Progenie è il primo libro di una trilogia. Solo che quando ho cominciato a leggerlo pensavo fosse un libro unico autoconclusivo!
Poi, con mia grande sorpresa, sono arrivato alla fine del libro, dove ho leggermente notato che la storia non finiva! XD
E grazie all'aiuto di Internet sono venuto a sapere che ci saranno altri due libri^^
La morale della favoletta?
Se avete possibilità compratevelo, se non avete possibilità fatevelo prestare. Comunque cercate di leggerlo! E' una storia è un romanzo che secondo me merita.
Ringrazio i bubi che me lo hanno regalato ^^
Alla prossima! ^_^
Continua a leggere!
Oggi ho proprio bisogno di scrivere qualcosa, anche solo per tenere la mente occupata.
Comunque andiamo a parlare di qualcosa di interessante.
Ogni tanto capita di leggere qualcosa di veramente bello ed avvincente.
Per il mio compleanno (ormai qualche mese fa) mi hanno regalato il seguente libro:
quindi andiamo a raccontare qualcosa a riguardo ^^
La Progenie è un libro scritto a quattro mani da Guillermo Del Toro e Chuck Hogan (sarà parente del famoso lottatore? XD).
Come il pipistrellaccio in copertina può far intuire, il ibro è un horror incentrato sui vampiri.
Come in Fringe (la famosa serie televisiva) ci troviamo di fronte ad un aereo solo che qui qualche sopravvissuto c'è (mannaggia XD).
Non si riesce a capire come mai siano tutti morti (o quasi).
I corpi non presentano ferite, non hanno segni evidenti di lesioni, non hanno espressione di dolore. Sembra semplicemente che si siano spenti.
O forse non è così?
Prima la scoperta di una ferita quasi invisibile sul collo dei passeggeri che sembra fatta da un bisturi ma organico, una strana enorme bara piena di terra che scompare dalla stiva dell'aereo, poi uno strano agente patogeno, morti che risorgono, la città in pericolo... Nell'arco di 24 ore il mondo che tutti conoscono cambierà, e non nel modo migliore per l'uomo.
In questo romanzo si unisce vecchio con nuovo, antico e profano con moderno e tecnlogico. Una spiegazione veramente niente male del perchè e del come dei vampiri, non più semplicemente esseri antichi e misteriosi, un qualcosa di solo demoniaco, ma anche un qualcosa di VIVO di tangibile, di comprensibile scientificamente, qualcosa a cui possiamo dare una spiegazione razionale e coerente.
Qui il vampirismo viene spiegato come un agente patogeno, un virus, che infetta le vittime morse da altri vampiri, e come ogni virus che si rispetti attacca la vittime cercando di modificarne la struttura per sopravvivere. Questo virus però è veramente tremendo, e come un cancro "smonta" la normale struttura degli esseri viventi che infetta per renderli dei mostri succhiasangue (c'è anche la spiegazione del perchè cicciano sangue eh ma non la rivelo dai^^).
Ma chi ha creato i primi vampiri? A bè questo lo si deve scoprire ^^
Il tutto è magistralmente scritto con uno stile narrativo veramente eccellente: ci vengono presentati i diversi punti di vista dei personaggi principali, ed ognuno ha il suo modo di vedere le cose. Si salta da un'anima all'altra, da una persona all'altra, guardando i cambiamenti da angolazioni diverse. All'inizio mi è sembrato quasi di trovarmi dentro la casa degli specchi di un luna park!
Ad ogni cambio di capitolo è come risalire per prendere fiato, cambiare pelle e personalità per poi tornare sott'acqua ad esplorare questo strano mondo.
Ci sono momenti di pura tensione, di una paura sottile che in poco si può trasformare in terrore.
Insomma da non leggere a notte fonda con le finestre aperte per abbassare la temperatura e soli in casa... o forse si XD
Vi consiglio di leggerlo con calma di godervelo, non come ha fatto il sottoscritto che, con complicità dei viaggi in treno, se lo è macinato in pochi giorni...
Unica pecca forse?
Ha un seguito XD
Cioè mi spiego meglio: La Progenie è il primo libro di una trilogia. Solo che quando ho cominciato a leggerlo pensavo fosse un libro unico autoconclusivo!
Poi, con mia grande sorpresa, sono arrivato alla fine del libro, dove ho leggermente notato che la storia non finiva! XD
E grazie all'aiuto di Internet sono venuto a sapere che ci saranno altri due libri^^
La morale della favoletta?
Se avete possibilità compratevelo, se non avete possibilità fatevelo prestare. Comunque cercate di leggerlo! E' una storia è un romanzo che secondo me merita.
Ringrazio i bubi che me lo hanno regalato ^^
Alla prossima! ^_^
Continua a leggere!
11 aprile 2010
Black & White
No, non sto parlando della famosa serie di giochi (che tra l'altro ho giocato con passione... ci sarebbe tanto da dire su Black & White della Lionhead Studio ma non è questo il luogo).
Quello di cui voglio parlare oggi è il bianco e nero, Black & White, nei fumetti.
Un mondo quello delle tavole in bianco e nero che nell'epoca dei colori, di una multitudine di colori quasi infinita, colpisce alle volte con tanta di quella violenza che nemmeno ce lo aspettiamo.
Alle volte è come ricevere un pugno in pieno volto, che ci fa restare di sasso.
Credo che in molti abbiamo preso in mano un fumetto in bianco e nero, che sia un manga o altro.
Scometto che a primo impatto, per molti, le immagini ci siano risultate... brutte (anche se il termine non rende bene l'idea non ne ho trovato uno più adatto).
Cioè ci sembrano strane, non adatte a noi. Almeno questa l'impressione che mi ricordo di aver avuto quando sfogliai per la prima volta uno dei Bonelli (avrò avuto 6 anni, e la mancanza di colore mi scoraggiò non poco XD tanto che solo qualche anno dopo cominciai invece a leggerli).
Alla fine, salvo malattie visive, tutti viviamo in un mondo pieno di colori, quindi il bianco e nero ci è un po' estraneo (tranne che quando siamo al buio, dato che i nostri occhi al buio sono più sensibile alla luminosità più che al colore in se).
Sarà perchè fin da piccolo ho sempre avuto tra le mani immagini in bianco e nero (i fumetti che ogni tanto vedevo a giro per casa erano tra quelli, e qualche vecchio film in televisione) ma ora mi sono trovo a mio agio con le immagini monocromatiche (se così di può dire ^^).
Mi pare di essere in un mondo che conosco, rassicurante.
Ormai sono anni che leggo fumetti (come si sa sono una specie di droga, cominci e non riesci a smettere XD), ma solo ultimamente sono riuscito a leggere Sin City, di Frank Miller (testi e disegni). Una grande mancanza da parte mia lo so, ma meglio tardi che mai.
Come ho detto ho letto tanti fumetti in BN, tra cui non posso non ricordare Gea di Luca Enoch (testi e disegni), di cui riporto qua due tavole relative a due numeri:
Gea è una delle serie che preferisco. La rileggo sempre con passione :)
Come si nota i disegni sono molto particolareggiati, i corpi ben fatti, fluenti. Il tutto contornato da una grande bravura nell'uso dei chiaro/scuro, che arricchiscono la scena di particolari, dettagli, forme, ombre, riflessi, luci, etc. (manco dovessi fargli buona pubblicità cavolo XD anche se non ne ha bisogno secondo me, la buona pubblicità se la fa da solo con le sue opere :) ).
Ora ditemi voi la differenza tra le tavole di Gea e queste altre due estratte da Sin City:
tanto quelle di Enoch sono "morbide", con tanti grigi, tante sfumature, tanto quelle di Miller sono nette, precise.
Ma allo stesso tempo riescono a dare un senso di fluidità, di movimento fluido e armonioso, forse dovuto alla posizione del corpo, alla postura, o agli elementi di contorno del personaggio (come pieghe dei vestiti, corde, capelli, etc).
I colori sono solo 2: Bianco e Nero. (tranne qualche caso dove ho visto che ci sono altri colori, come il giallo o il blu).
Ma anche con gli altri colori non ci sono vie di mezzo. Non esiste il grigio. Non esiste la sfumatura.
Se vi sembra di vedere delle sfumature, allora non state osservando bene: se vi sembra di vedere un grigio in verità è l'presenza del nero (o la presenza del bianco) nel bianco (nel nero) che 'imbroglia' il vostro occhio.
Come questa tavola: Marv sotto la pioggia di (Ba)Sin City.
Sembra di notare dei grigi (e forse nell'immagine si notano, ma è per via della bassa qualità e della compressione XD), ma nella tavola del fumetto non ci sono. Ci sono solo tante piccole righe nere (o bianche... insomma si deve sempre vedere la cosa dai due punti di vista di questi due colori contrastanti ^^) che viste tutte assieme danno l'idea del grigio...
Sempre nero, bianco, nero, bianco, nero, bianco... sempre così, a non finire, una successione di netti cambi di colore. Prima uno e poi il suo opposto.
E nonostante questi netti tagli l'effetto è fantastico!
Una maestria nel far cooperare due elementi che sono gli antipodi.
E lo stile di disegno poi si adatta benissimo alla storie che tratta, alla violenza della città, dell'ambientazione, alla personalità dei personaggi e dell'ambiente stesso.
Lo stile Noir poi è fantastico...
E pensare che ho visto prima il film e poi ho letto il fumetto! E solo ora mi rendo conto di quanto siano stati maniacali nel mantenere certi elementi: i cerotti di Marv sono gli stessi (stesso numero e stessa posizione), le inquadrature sono perfette... Ci sono rimasto di sasso nel vedere che nel film sono riusciuti a riprendere e realizzare in modo quasi perfetto le tavole del fumetto, tanto che a ripensarci più che guardare un film ora mi da l'impressione di vedere delle pagine che vengolo voltate.
L'effetto bianco e nero del film poi è meraviglioso! Certo non avrebbero potuto usare dei colori così netti (cioè solo bianco o nero), ma il risultato è ottimo! (lo apprezzavo prima ma ora ancora di più!)
Tutto questo per dire che oggi come oggi, nel mondo dei colori, alle volte il bianco e nero riserva ancora grandi sorprese!
E poi diciamocelo, ci sono fumetti e disegni che in bianco e nero rendono mille volte meglio! (per esempio, a parere mio, i disegni di HellBlazer renderebbero molto meglio in bianco e nero).
E per quanto continui a leggere manga (da notare i manga sono pubblicati praticamente solo in BN, tranne qualche tavola) mi accorgo di preferire sempre di più il bianco e nero proveniente al di fuori del paese del sol levante. Forse perchè hanno un tratto un pochino più "maturo".
Con questo non dico che non ci siano dei bravi mangaka che non sappiano il fatto loro (posso citare Kōta (Hellsing) Hirano, Yasuhiro (Trigun) Nightow i cui stili mi piacciono veramente tanto), però mi trovo sempre più a mio agio con il BN "occidentale" se così di può dire.
Sarà una questione di abitudine, non so...
E a tutti coloro che leggono solo manga dico: se vi piacciono i fumetti, scostastevi un poco da quel mondo, non guardate in una sola direzione. Guardatevi attorno, comprate volumi nuovi, anche di genere diverso dai manga.
Alle volte potrete ritrovarvi in mano qualcosa di veramente bello ^^
Alla prossima gente!
(Sperando che vi abbia fatto venire voglia di leggere qualcosa in BN ^^)
Continua a leggere!
Quello di cui voglio parlare oggi è il bianco e nero, Black & White, nei fumetti.
Un mondo quello delle tavole in bianco e nero che nell'epoca dei colori, di una multitudine di colori quasi infinita, colpisce alle volte con tanta di quella violenza che nemmeno ce lo aspettiamo.
Alle volte è come ricevere un pugno in pieno volto, che ci fa restare di sasso.
Credo che in molti abbiamo preso in mano un fumetto in bianco e nero, che sia un manga o altro.
Scometto che a primo impatto, per molti, le immagini ci siano risultate... brutte (anche se il termine non rende bene l'idea non ne ho trovato uno più adatto).
Cioè ci sembrano strane, non adatte a noi. Almeno questa l'impressione che mi ricordo di aver avuto quando sfogliai per la prima volta uno dei Bonelli (avrò avuto 6 anni, e la mancanza di colore mi scoraggiò non poco XD tanto che solo qualche anno dopo cominciai invece a leggerli).
Alla fine, salvo malattie visive, tutti viviamo in un mondo pieno di colori, quindi il bianco e nero ci è un po' estraneo (tranne che quando siamo al buio, dato che i nostri occhi al buio sono più sensibile alla luminosità più che al colore in se).
Sarà perchè fin da piccolo ho sempre avuto tra le mani immagini in bianco e nero (i fumetti che ogni tanto vedevo a giro per casa erano tra quelli, e qualche vecchio film in televisione) ma ora mi sono trovo a mio agio con le immagini monocromatiche (se così di può dire ^^).
Mi pare di essere in un mondo che conosco, rassicurante.
Ormai sono anni che leggo fumetti (come si sa sono una specie di droga, cominci e non riesci a smettere XD), ma solo ultimamente sono riuscito a leggere Sin City, di Frank Miller (testi e disegni). Una grande mancanza da parte mia lo so, ma meglio tardi che mai.
Come ho detto ho letto tanti fumetti in BN, tra cui non posso non ricordare Gea di Luca Enoch (testi e disegni), di cui riporto qua due tavole relative a due numeri:
Gea è una delle serie che preferisco. La rileggo sempre con passione :)
Come si nota i disegni sono molto particolareggiati, i corpi ben fatti, fluenti. Il tutto contornato da una grande bravura nell'uso dei chiaro/scuro, che arricchiscono la scena di particolari, dettagli, forme, ombre, riflessi, luci, etc. (manco dovessi fargli buona pubblicità cavolo XD anche se non ne ha bisogno secondo me, la buona pubblicità se la fa da solo con le sue opere :) ).
Ora ditemi voi la differenza tra le tavole di Gea e queste altre due estratte da Sin City:
tanto quelle di Enoch sono "morbide", con tanti grigi, tante sfumature, tanto quelle di Miller sono nette, precise.
Ma allo stesso tempo riescono a dare un senso di fluidità, di movimento fluido e armonioso, forse dovuto alla posizione del corpo, alla postura, o agli elementi di contorno del personaggio (come pieghe dei vestiti, corde, capelli, etc).
I colori sono solo 2: Bianco e Nero. (tranne qualche caso dove ho visto che ci sono altri colori, come il giallo o il blu).
Ma anche con gli altri colori non ci sono vie di mezzo. Non esiste il grigio. Non esiste la sfumatura.
Se vi sembra di vedere delle sfumature, allora non state osservando bene: se vi sembra di vedere un grigio in verità è l'presenza del nero (o la presenza del bianco) nel bianco (nel nero) che 'imbroglia' il vostro occhio.
Come questa tavola: Marv sotto la pioggia di (Ba)Sin City.
Sembra di notare dei grigi (e forse nell'immagine si notano, ma è per via della bassa qualità e della compressione XD), ma nella tavola del fumetto non ci sono. Ci sono solo tante piccole righe nere (o bianche... insomma si deve sempre vedere la cosa dai due punti di vista di questi due colori contrastanti ^^) che viste tutte assieme danno l'idea del grigio...
Sempre nero, bianco, nero, bianco, nero, bianco... sempre così, a non finire, una successione di netti cambi di colore. Prima uno e poi il suo opposto.
E nonostante questi netti tagli l'effetto è fantastico!
Una maestria nel far cooperare due elementi che sono gli antipodi.
E lo stile di disegno poi si adatta benissimo alla storie che tratta, alla violenza della città, dell'ambientazione, alla personalità dei personaggi e dell'ambiente stesso.
Lo stile Noir poi è fantastico...
E pensare che ho visto prima il film e poi ho letto il fumetto! E solo ora mi rendo conto di quanto siano stati maniacali nel mantenere certi elementi: i cerotti di Marv sono gli stessi (stesso numero e stessa posizione), le inquadrature sono perfette... Ci sono rimasto di sasso nel vedere che nel film sono riusciuti a riprendere e realizzare in modo quasi perfetto le tavole del fumetto, tanto che a ripensarci più che guardare un film ora mi da l'impressione di vedere delle pagine che vengolo voltate.
L'effetto bianco e nero del film poi è meraviglioso! Certo non avrebbero potuto usare dei colori così netti (cioè solo bianco o nero), ma il risultato è ottimo! (lo apprezzavo prima ma ora ancora di più!)
Tutto questo per dire che oggi come oggi, nel mondo dei colori, alle volte il bianco e nero riserva ancora grandi sorprese!
E poi diciamocelo, ci sono fumetti e disegni che in bianco e nero rendono mille volte meglio! (per esempio, a parere mio, i disegni di HellBlazer renderebbero molto meglio in bianco e nero).
E per quanto continui a leggere manga (da notare i manga sono pubblicati praticamente solo in BN, tranne qualche tavola) mi accorgo di preferire sempre di più il bianco e nero proveniente al di fuori del paese del sol levante. Forse perchè hanno un tratto un pochino più "maturo".
Con questo non dico che non ci siano dei bravi mangaka che non sappiano il fatto loro (posso citare Kōta (Hellsing) Hirano, Yasuhiro (Trigun) Nightow i cui stili mi piacciono veramente tanto), però mi trovo sempre più a mio agio con il BN "occidentale" se così di può dire.
Sarà una questione di abitudine, non so...
E a tutti coloro che leggono solo manga dico: se vi piacciono i fumetti, scostastevi un poco da quel mondo, non guardate in una sola direzione. Guardatevi attorno, comprate volumi nuovi, anche di genere diverso dai manga.
Alle volte potrete ritrovarvi in mano qualcosa di veramente bello ^^
Alla prossima gente!
(Sperando che vi abbia fatto venire voglia di leggere qualcosa in BN ^^)
Continua a leggere!
6 aprile 2010
Mitologia norrena in pillole pt 3
Eccomi ancora qui, a rompervi le scatole con gli antichi miti.
Oggi si parlerà (o almeno parlerò io) di Loki. A chi lo conosce di fama, forse per ne ha letto qualcosa sui fumetti della Marvel oppure perchè ne ha sentito parlare, forse gli sta già un po’ antipatico.
Comunque preferisco togliermelo subito di torno, dato che non resta bene nemmeno a me.
Loki è nei miti nordigi il dio dell’astuzia, ma anche il dio ingannatore, che più volte cerca di mettere in subbuglio il cosmo, causando non pochi guai.
Loki dovrebbere essere in verità il figlio adottivo di Odino, ed essere adirittura un mezzo gigante o simili (anche se a pensarci bene, anche Odino e compagnia discendono dai giganti, e questo mette ancora una volta in evidenza la lotta familiare, lotta che è presente in quasi tutte le mitologie).
Loki è il dio che si occupa anche di mantenere con le sue azioni l’equlibrio tra bene e male. (insomma... andiamo a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto eh XD)
In alcune occasioni aiuta Odino e Thor ad uscire da situzioni veramente pericolose, mentre in altre tenta adirittura di ucciderli.
Un esempio degli inganni di Loki è la morte di Balder: Balder è il secondo genito di Odino (quindi è il fratello di Thor). Il poema del suo assassinio parte con Balder che ha sogni ricorrenti della sua morte, e lui confida ciò ad Odino e Frigg ( Frigga, la moglie di Odino).
Odino va da Hel (chi è lo spiego bene dopo), e scopre che effettivamente che il Niflhel è pronto per accogliere l’anima di Balder.
Frigg da canto suo raduna tutte le cose del mondo: gli elementi, gli animali, piante, sassi, fiumi etc (come faccia proprio non lo posso immaginare o_O ma sono pur sempre delle dività...diamogli il beneficio del dubbio), ed impone loro di giurare di non nuocere a Balder in nessuno modo.
Quindi gli dei cominciano un bel gioco: ogni giorno si radunano intorno a Balder e gli lanciano contro qualsiasi cosa, per dimostrare che niente poteva nuocergli (mamma mia come si divertivano male....).
Loki, che non gradiva la cosa, si tramuta in donna si avvicina a Frigg e riesce a scoprire che tra tutte le cose del mondo solo il vischio non aveva giurato di non nuocere al dio. Allora Loki raccoglie una piantina di vischio e la porta sul luogo del "gioco" degli dei.
Balder aveva un fratello cieco, Hodur (o Hoor) e facendogli credere che volesse aiutarlo a divertisi un po’, da la piantina di vischio ad Hodur, che la lancia contro il fratello. Ora vi dovete immaginare la piantina di vischio che, lanciata da Hodur, vola coma un proiettile...diciamo una freccia o una lancia verso il povero Balder, che viene trafitto ed ucciso dal ramosciello di vischio (mamma mia che fine......anche se mi sembra strano che Frigg, avendo il dono della chiaroveggenza, non si fosse accorta di nulla).
Cioè veramente infame da parte di Loki...
Comunque Balder tornerà nuovamente durante il Ragnarok, per la battaglia finale.
Ma la cosa che sconvolge più di Loki forse non è proprio questa.
Loki è il padre di molte delle più strane creature del mondo norreno: è la MADRE di Sleipnir (il cavallo ad 8 zampe di Odino), di Jörmungandr il serpende del mondo, della dea Hela e del lupo Fenrir (almeno degli ultimi tre ne è il padre...).
Sleipnir è nato dopo una scommessa: un costruttore aveva fatto un patto con gli dei (che avevano accettato sotto consiglio di Loki): se avesse costruito in 18 mesi delle mura tali da difendeli dai giganti avrebbe avuto in cambio il Sole, la Luna e Freyja. Quando mancavano pochi giorni alla fine del tempo concesso, gli dei videro che i muro era quasi finito, anche perchè il cavallo del costruttore era un aiuto portentoso. Gli dei costrinsero quindi Loki a porre rimedio, e allora si trasformò in puledra e SEDUSSE il cavallo del costruttore (O_O) facendosi inseguire per 3 giorni e 3 notti. Il costruttore vedendo impossibilitata di finire in tempo il muro, rivelò di essere un gigante lui stesso, e fu ucciso da Thor. Quando Loki tornò dalla sua scappatella partori Sleipnir (non voglio pensare a come abbia fatto ?_?).
Gli altri 3 figli di Loki sono nati dall’unione con una gigantessa, il cui non riporto ma dico solo che significa "presagio di male" o "malaugurio" (credo...).
Quando Odino venne a sapere degli altri 3 figli di Loki, li esiliò ai capi del cosmo in modo che non facesserò troppi danni.
Hela: appena nata le malattie si diffuro nel mondo (evviva... come il vaso di Pandora ma in versione vivente...) e si dice che quando esca dal suo regno, ovunque passi porti malattia e dolore.
Ha il corpo metà cadaverico e metà normale. Odino la esiliò nel mondo del gelo, tuttavia Hela lo ringraziò per questo e gli relagò la coppia di corvi (Hugin e Munin). Hela ha la sovranità su tutte le anime che non possono entrare nel Valhalla. Tortura le anime dei malvagi per fargli costruire una nave, con la quale durante il Ragnarok dovrebbe trasportare le creature del caos (non ne sono proprio sicuro...).
Jörmungandr: è un serpente, e Odino lo scaraventò sul fondo dei mari di Midgard. Con il tempo crebbe tanto da cingere la terra fra le sue spire e da riuscire a mordersi la coda (oddio che biscia O_O e io i serpenti li odio!). Buffe sono le storie in cui Thor si scontra con sto serpentone, e se avrò occasione ne riporterò qualcosa.
Fenrir: è un lupo (cioè Loki ha come figli un cavallo, una mezza morta, un serpente ed un lupo -.- mamma mia). In principio Odino decise di tenere Fenrir presso di se e non lo caccio, ma col tempo il lupo cresceva sempre di più e diventava sempre più famelico (tanto che solo il dio Tyr, signore della guerra, osava dargli da mangiare). Dopo vari tentavi di incatenarlo, fecere costruire dai nani una catena industruttibile, ma fine come un filo di seta.
Con quella riuscirono a legare Fenrir che accumelerà sempre più rabbia, diverrà sempre più grande fino a che giunto il Ragnarok, attacherà gli dei per vendicarsi (e credo che si papperà Odino [non voglio finire divorato da un lupo ?_?]).
Certo che tale padre tale figli...poi con una madre che si chiama "presagio del male" non partono certo avvantaggiati...Forse era meglio se fossero stati orfani.
Be su Loki per ora non ho trovato altro, anche se credo che si abbastanza per odiarlo ^^.
Ora vi saluto, e spero che la prossima volta possa parlare di qualcosa di più allegro.
Un salutone da Odino. Continua a leggere!
Oggi si parlerà (o almeno parlerò io) di Loki. A chi lo conosce di fama, forse per ne ha letto qualcosa sui fumetti della Marvel oppure perchè ne ha sentito parlare, forse gli sta già un po’ antipatico.
Comunque preferisco togliermelo subito di torno, dato che non resta bene nemmeno a me.
Loki è nei miti nordigi il dio dell’astuzia, ma anche il dio ingannatore, che più volte cerca di mettere in subbuglio il cosmo, causando non pochi guai.
Loki dovrebbere essere in verità il figlio adottivo di Odino, ed essere adirittura un mezzo gigante o simili (anche se a pensarci bene, anche Odino e compagnia discendono dai giganti, e questo mette ancora una volta in evidenza la lotta familiare, lotta che è presente in quasi tutte le mitologie).
Loki è il dio che si occupa anche di mantenere con le sue azioni l’equlibrio tra bene e male. (insomma... andiamo a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto eh XD)
In alcune occasioni aiuta Odino e Thor ad uscire da situzioni veramente pericolose, mentre in altre tenta adirittura di ucciderli.
Un esempio degli inganni di Loki è la morte di Balder: Balder è il secondo genito di Odino (quindi è il fratello di Thor). Il poema del suo assassinio parte con Balder che ha sogni ricorrenti della sua morte, e lui confida ciò ad Odino e Frigg ( Frigga, la moglie di Odino).
Odino va da Hel (chi è lo spiego bene dopo), e scopre che effettivamente che il Niflhel è pronto per accogliere l’anima di Balder.
Frigg da canto suo raduna tutte le cose del mondo: gli elementi, gli animali, piante, sassi, fiumi etc (come faccia proprio non lo posso immaginare o_O ma sono pur sempre delle dività...diamogli il beneficio del dubbio), ed impone loro di giurare di non nuocere a Balder in nessuno modo.
Quindi gli dei cominciano un bel gioco: ogni giorno si radunano intorno a Balder e gli lanciano contro qualsiasi cosa, per dimostrare che niente poteva nuocergli (mamma mia come si divertivano male....).
Loki, che non gradiva la cosa, si tramuta in donna si avvicina a Frigg e riesce a scoprire che tra tutte le cose del mondo solo il vischio non aveva giurato di non nuocere al dio. Allora Loki raccoglie una piantina di vischio e la porta sul luogo del "gioco" degli dei.
Balder aveva un fratello cieco, Hodur (o Hoor) e facendogli credere che volesse aiutarlo a divertisi un po’, da la piantina di vischio ad Hodur, che la lancia contro il fratello. Ora vi dovete immaginare la piantina di vischio che, lanciata da Hodur, vola coma un proiettile...diciamo una freccia o una lancia verso il povero Balder, che viene trafitto ed ucciso dal ramosciello di vischio (mamma mia che fine......anche se mi sembra strano che Frigg, avendo il dono della chiaroveggenza, non si fosse accorta di nulla).
Cioè veramente infame da parte di Loki...
Comunque Balder tornerà nuovamente durante il Ragnarok, per la battaglia finale.
Ma la cosa che sconvolge più di Loki forse non è proprio questa.
Loki è il padre di molte delle più strane creature del mondo norreno: è la MADRE di Sleipnir (il cavallo ad 8 zampe di Odino), di Jörmungandr il serpende del mondo, della dea Hela e del lupo Fenrir (almeno degli ultimi tre ne è il padre...).
Sleipnir è nato dopo una scommessa: un costruttore aveva fatto un patto con gli dei (che avevano accettato sotto consiglio di Loki): se avesse costruito in 18 mesi delle mura tali da difendeli dai giganti avrebbe avuto in cambio il Sole, la Luna e Freyja. Quando mancavano pochi giorni alla fine del tempo concesso, gli dei videro che i muro era quasi finito, anche perchè il cavallo del costruttore era un aiuto portentoso. Gli dei costrinsero quindi Loki a porre rimedio, e allora si trasformò in puledra e SEDUSSE il cavallo del costruttore (O_O) facendosi inseguire per 3 giorni e 3 notti. Il costruttore vedendo impossibilitata di finire in tempo il muro, rivelò di essere un gigante lui stesso, e fu ucciso da Thor. Quando Loki tornò dalla sua scappatella partori Sleipnir (non voglio pensare a come abbia fatto ?_?).
Gli altri 3 figli di Loki sono nati dall’unione con una gigantessa, il cui non riporto ma dico solo che significa "presagio di male" o "malaugurio" (credo...).
Quando Odino venne a sapere degli altri 3 figli di Loki, li esiliò ai capi del cosmo in modo che non facesserò troppi danni.
Hela: appena nata le malattie si diffuro nel mondo (evviva... come il vaso di Pandora ma in versione vivente...) e si dice che quando esca dal suo regno, ovunque passi porti malattia e dolore.
Ha il corpo metà cadaverico e metà normale. Odino la esiliò nel mondo del gelo, tuttavia Hela lo ringraziò per questo e gli relagò la coppia di corvi (Hugin e Munin). Hela ha la sovranità su tutte le anime che non possono entrare nel Valhalla. Tortura le anime dei malvagi per fargli costruire una nave, con la quale durante il Ragnarok dovrebbe trasportare le creature del caos (non ne sono proprio sicuro...).
Jörmungandr: è un serpente, e Odino lo scaraventò sul fondo dei mari di Midgard. Con il tempo crebbe tanto da cingere la terra fra le sue spire e da riuscire a mordersi la coda (oddio che biscia O_O e io i serpenti li odio!). Buffe sono le storie in cui Thor si scontra con sto serpentone, e se avrò occasione ne riporterò qualcosa.
Fenrir: è un lupo (cioè Loki ha come figli un cavallo, una mezza morta, un serpente ed un lupo -.- mamma mia). In principio Odino decise di tenere Fenrir presso di se e non lo caccio, ma col tempo il lupo cresceva sempre di più e diventava sempre più famelico (tanto che solo il dio Tyr, signore della guerra, osava dargli da mangiare). Dopo vari tentavi di incatenarlo, fecere costruire dai nani una catena industruttibile, ma fine come un filo di seta.
Con quella riuscirono a legare Fenrir che accumelerà sempre più rabbia, diverrà sempre più grande fino a che giunto il Ragnarok, attacherà gli dei per vendicarsi (e credo che si papperà Odino [non voglio finire divorato da un lupo ?_?]).
Certo che tale padre tale figli...poi con una madre che si chiama "presagio del male" non partono certo avvantaggiati...Forse era meglio se fossero stati orfani.
Be su Loki per ora non ho trovato altro, anche se credo che si abbastanza per odiarlo ^^.
Ora vi saluto, e spero che la prossima volta possa parlare di qualcosa di più allegro.
Un salutone da Odino. Continua a leggere!
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2 aprile 2010
Dragon Trainer
Ogni tanto capita di vedere un film che mi piace tanto, e allora non posso fare a meno di condividere quello che penso ^^
Sono andato tempo fa a vedere Dragon Trainer per concludere una splendida serata in compagnia di amici, ed ammetto che sono entrato nel cinema con la testa vuota a riguardo: avevo si e no visto un trailer di sfuggita, ma già dal poster affisso all'entrata del cinema ho subito capito che il film si sarebbe prospettato "interessante".
Ambientazione: nordica, luogo freddo
Popolazione: vichinga
Bestiacce varie: poche pecore e tanti draghi
e io sbavo XD
Battute a parte, questi sono elementi che mi interessano sempre, come i film che riguardano la mitologia in generale, leggende e simili (che cerco sempre di vedere per rendermi conto di come l'industria cinematografica usa questi elementi, difatti ho visto da poco Percy Jackson, e nonostante siano stati ripresi vari elementi mitologici penso che li abbiano usati in modo sbagliato... speriamo che in Clash of Titans la cosa sia diversa).
E devo dire che qui li hanno usati veramente bene, anche se plasmati allo scopo del film (come la forma delle armi che rimanda ad antichi simboli norreni).
Il popolo vichingo è rappresentato come la fantasia di molti li immagina: grandi, grossi, massicci, muscolosi, barbuti, corazzati... insomma dei carri armati viventi (e in qualche scena danno proprio l'idea di ciò XD).
Il tutto è unito ed amalgamto da un buon uso delle tecnologie grafiche usate per realizzare il film, che rendono l'impatto visivo molto piacevole, e se uno si sofferma a guardare i dettagli (cosa che raramente si fa alla prima visione di un film) si rende conto di quanto veramente è fatto bene! I mantelli, le vesti, i capelli e le barbe dei personaggi sono fantastiche!
Non sono sul foto-realismo, ma per un film che punta ad un aspetto "cartonoso" il risultato raggiunto è ottimo.
I personaggi umani sono niente male, anche se quello che veramente colpisce ed attrae è il draghetto! Cioè i draghi in generale sono fatti veramente bene, con delle espressioni fantastiche, quasi non loro.
Il draghetto nero presente nel poster è poi quello su cui il film si concentra maggiormente, ma più che un drago sembra di avere davanti a noi un gattone gigante e squamoso ^^.
L'espressivita del volto, degli occhi, della postura del "rettile" sono fatte con una tale maestria (nonostante poi la loro semplicità) che dopo poco che si vede il drago ci si affeziona subito.
Sarà per via degli occhioni gialli del mostricciattolo (oh ma dopo Avatar gli occhioni grandi e gialli ce li hanno tutti eh XD) o per come si muove ^^.
Come ho già detto prima, più che per la qualità grafica dei per se (accetabile, anche se ormai si è visto di meglio) quello che mi ha colpito sono state le animazioni dei personaggi e dei draghi, fatte veramente bene!
Come si dice in "Animato da DIO".
Ma di cosa parla il film? Dietro le scene comiche, i personaggi buffi e i "soliti stereotipi" riadattati alla vita vichinga, abbiamo la tipica scoperta che quello che ci hanno insegnato non sempre è come appare: che c'è sempre qualcosa di più dietro quello che vediamo, che non tutto quello di cui abbiamo paura debba poi veramente farci paura. Cioè si deve imparare a superare i pregiudizi che la società in cui si vive e cresce ci insegna, e cominciare a pensare con la propria testa (per quanto possa essere protetta o meno da un elmo con delle corna ^^) e valutare le cose da più punti di vista non solo dal nostro.
Insomma se potete andate a vederlo, credo che ne uscirete con il sorriso sulle labbra ^^
Alla prossima :) Continua a leggere!
Sono andato tempo fa a vedere Dragon Trainer per concludere una splendida serata in compagnia di amici, ed ammetto che sono entrato nel cinema con la testa vuota a riguardo: avevo si e no visto un trailer di sfuggita, ma già dal poster affisso all'entrata del cinema ho subito capito che il film si sarebbe prospettato "interessante".
Ambientazione: nordica, luogo freddo
Popolazione: vichinga
Bestiacce varie: poche pecore e tanti draghi
e io sbavo XD
Battute a parte, questi sono elementi che mi interessano sempre, come i film che riguardano la mitologia in generale, leggende e simili (che cerco sempre di vedere per rendermi conto di come l'industria cinematografica usa questi elementi, difatti ho visto da poco Percy Jackson, e nonostante siano stati ripresi vari elementi mitologici penso che li abbiano usati in modo sbagliato... speriamo che in Clash of Titans la cosa sia diversa).
E devo dire che qui li hanno usati veramente bene, anche se plasmati allo scopo del film (come la forma delle armi che rimanda ad antichi simboli norreni).
Il popolo vichingo è rappresentato come la fantasia di molti li immagina: grandi, grossi, massicci, muscolosi, barbuti, corazzati... insomma dei carri armati viventi (e in qualche scena danno proprio l'idea di ciò XD).
Il tutto è unito ed amalgamto da un buon uso delle tecnologie grafiche usate per realizzare il film, che rendono l'impatto visivo molto piacevole, e se uno si sofferma a guardare i dettagli (cosa che raramente si fa alla prima visione di un film) si rende conto di quanto veramente è fatto bene! I mantelli, le vesti, i capelli e le barbe dei personaggi sono fantastiche!
Non sono sul foto-realismo, ma per un film che punta ad un aspetto "cartonoso" il risultato raggiunto è ottimo.
I personaggi umani sono niente male, anche se quello che veramente colpisce ed attrae è il draghetto! Cioè i draghi in generale sono fatti veramente bene, con delle espressioni fantastiche, quasi non loro.
Il draghetto nero presente nel poster è poi quello su cui il film si concentra maggiormente, ma più che un drago sembra di avere davanti a noi un gattone gigante e squamoso ^^.
L'espressivita del volto, degli occhi, della postura del "rettile" sono fatte con una tale maestria (nonostante poi la loro semplicità) che dopo poco che si vede il drago ci si affeziona subito.
Sarà per via degli occhioni gialli del mostricciattolo (oh ma dopo Avatar gli occhioni grandi e gialli ce li hanno tutti eh XD) o per come si muove ^^.
Come ho già detto prima, più che per la qualità grafica dei per se (accetabile, anche se ormai si è visto di meglio) quello che mi ha colpito sono state le animazioni dei personaggi e dei draghi, fatte veramente bene!
Come si dice in "Animato da DIO".
Ma di cosa parla il film? Dietro le scene comiche, i personaggi buffi e i "soliti stereotipi" riadattati alla vita vichinga, abbiamo la tipica scoperta che quello che ci hanno insegnato non sempre è come appare: che c'è sempre qualcosa di più dietro quello che vediamo, che non tutto quello di cui abbiamo paura debba poi veramente farci paura. Cioè si deve imparare a superare i pregiudizi che la società in cui si vive e cresce ci insegna, e cominciare a pensare con la propria testa (per quanto possa essere protetta o meno da un elmo con delle corna ^^) e valutare le cose da più punti di vista non solo dal nostro.
Insomma se potete andate a vederlo, credo che ne uscirete con il sorriso sulle labbra ^^
Alla prossima :) Continua a leggere!
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I perchè della vita pt3 - Le coincidenze...
Le coincidenze...
Sono una materia strana, che molti non capiscono, anche perchè sono rare da noi...
Ditemi...
Quanti di voi possono dirmi di aver sempre trovato le coincidenze dei treni?
Io mai (e qui sono bestemmie).
Ogni volta che viaggio in treno prego (e io sono ateo, quindi prego forze oscure, antiche e potenti, ancora più del vostro Dio esile che se ne sta inchiodato ad un crocifisso) che tutto vada bene.
Ma di solito, le forze che prego mi ridono dietro e non mi danno ascolto, mandando tutto all'aria...
Parlando tempo fa con un collega di lavoro, mi ha spiegato una cosa (cerco di ricordare il discorso come era stato fatto):
"in giappone non dicono 'coincidenza'.
Loro non hanno le coincidenze. Mi pare che il termine esatto per la traduzione sia 'CORRISPONDENZA'. Questo perchè da loro, sanno che se prendi un treno, salvo che caschi un'altra bomba atomica, riuscirai a prendere il treno che hai stabilito di prendere, sapendo in anticipo su quale binario arriverai e/o dovrai andare per prendere il treno.
Si chiama corrispondenza perchè è una cosa precisa, rigorosa.
Da noi invece si chiama COINCIDENZA perchè il fatto che tu preso un treno X riesci a prendere il treno Y da te scelto è una pura e fottuta coincidenza!"
E come non posso non quotare questo!
Tra ritardi per la preparazione del treno, guasti, linee elettriche che saltano, CONTROLLORI CHE SI FUMANO UNA SIGARETTA (che fa pure male cazzo) credo sia quasi un miracolo riuscire a tornare a casa...
E con tutti i soldi che "buttiamo" in biglietti io vorrei un servizio migliore...
Ma forse è inutile incazzarsi troppo... Continua a leggere!
Sono una materia strana, che molti non capiscono, anche perchè sono rare da noi...
Ditemi...
Quanti di voi possono dirmi di aver sempre trovato le coincidenze dei treni?
Io mai (e qui sono bestemmie).
Ogni volta che viaggio in treno prego (e io sono ateo, quindi prego forze oscure, antiche e potenti, ancora più del vostro Dio esile che se ne sta inchiodato ad un crocifisso) che tutto vada bene.
Ma di solito, le forze che prego mi ridono dietro e non mi danno ascolto, mandando tutto all'aria...
Parlando tempo fa con un collega di lavoro, mi ha spiegato una cosa (cerco di ricordare il discorso come era stato fatto):
"in giappone non dicono 'coincidenza'.
Loro non hanno le coincidenze. Mi pare che il termine esatto per la traduzione sia 'CORRISPONDENZA'. Questo perchè da loro, sanno che se prendi un treno, salvo che caschi un'altra bomba atomica, riuscirai a prendere il treno che hai stabilito di prendere, sapendo in anticipo su quale binario arriverai e/o dovrai andare per prendere il treno.
Si chiama corrispondenza perchè è una cosa precisa, rigorosa.
Da noi invece si chiama COINCIDENZA perchè il fatto che tu preso un treno X riesci a prendere il treno Y da te scelto è una pura e fottuta coincidenza!"
E come non posso non quotare questo!
Tra ritardi per la preparazione del treno, guasti, linee elettriche che saltano, CONTROLLORI CHE SI FUMANO UNA SIGARETTA (che fa pure male cazzo) credo sia quasi un miracolo riuscire a tornare a casa...
E con tutti i soldi che "buttiamo" in biglietti io vorrei un servizio migliore...
Ma forse è inutile incazzarsi troppo... Continua a leggere!
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27 marzo 2010
I perchè della vita pt2 - I "bimbi" al cinema
Ammetto che mi piace andare al cinema.
Per certi versi ci si immerge per un paio d'ore in un mondo fantastico o fantascientifico o quelloChePareAVoi dimenticandosi dei problemi che si ha (non sempre), e pensando che il protagonista del film che stiamo vedendo se le passerà di cotte e di crude...
Poi è bello discutere con gli amici del film appena visto ^^
Ma in questo mondo pieno di cretini, c'è anche chi ti rovina il film al cinema!
L'altro fine settimana sono andato a vedermi con degli amici Wolfman (film carino devo dire, effetti speciali niente male, si guarda bene, e come horror è carino).
Si entra tutti contenti si chiacchiera un pochino, ma quando poi comincia il film si sta zitti eh.
Ed è allora che qualcuno in alto ha programmato di mandarci contro degli accerimi nemici: un schiera di 5-6 ragazzini di età non superiore ai 13 anni si mettono nella fila davanti alla nostra...
I miei sensi di ragno già presagiscono il male: proprio come Peter Parker ho un pizzicore alla nuca, che mi porta a temere il peggio.
E di fatti così è stato: non si sono chetati un attimo, sono stati quasi tutto il tempo a cellulare: odio chi sta continuamente al cellulare al cinema... se proprio vuoi mandare un sms o farti i cazzi tua almeno abbi la decenza di tenere il cellulare in basso in modo da non dare noia alle altre persone.
Ma loro no!
Imperterriti continuavano il loro attacco.
E dopo un po' il pizzicore dalla nuca mi è passato alle mani... e avrei tanto voluto spezzargli quei cellulari e farglieli mangiare pezzo a pezzo!
Ma se vieni al cinema, paghi il biglietto, almeno guardati il film maremma maiala!
L'unica consolazione?
Questi cittini non hanno fatto altro che saltare su quelle poltrone XD
Ogni volta che si degnavano di guardare lo schermo puntualmente c'era uno squartamento, un urlo o quello che volete voi XD
Bene! Vanno a vedere gli horror e poi manco li reggono.
Difendiamo i cinema!
Entra anche tu nella LCICNC (Lega Contro I Cretini Nei Cinema) e ogni volta che andrai al cinema potrai stare tranquillo e vederti il tuo film in santa pace!
NOTA AGGIUNTIVA:
come mi è stato fatto notare dal Vanna ho dimenticato di riportare un evento XD
Dopo un po' di tempo che sti cittini continuavano impeterriti a rompere le balle (per dirlo papale papale), e dopo già un richiamo, il carissimo Vanna se ne è uscito con "AVETE BACATO IL CAZZO" (cit.)
Al sentire questa frase i bimbetti si sono chetati, ma hanno continuato con il cellulare.
Fortuna vuole che dopo un po' si sono levati di torno (anche se sono andati in platea a fare casino -.-).
Morale della favola?
Portati dietro anche tu il tuo Vanna e lui ti difenderà XD
("GRANDE VANNA!" semi-cit) Continua a leggere!
Per certi versi ci si immerge per un paio d'ore in un mondo fantastico o fantascientifico o quelloChePareAVoi dimenticandosi dei problemi che si ha (non sempre), e pensando che il protagonista del film che stiamo vedendo se le passerà di cotte e di crude...
Poi è bello discutere con gli amici del film appena visto ^^
Ma in questo mondo pieno di cretini, c'è anche chi ti rovina il film al cinema!
L'altro fine settimana sono andato a vedermi con degli amici Wolfman (film carino devo dire, effetti speciali niente male, si guarda bene, e come horror è carino).
Si entra tutti contenti si chiacchiera un pochino, ma quando poi comincia il film si sta zitti eh.
Ed è allora che qualcuno in alto ha programmato di mandarci contro degli accerimi nemici: un schiera di 5-6 ragazzini di età non superiore ai 13 anni si mettono nella fila davanti alla nostra...
I miei sensi di ragno già presagiscono il male: proprio come Peter Parker ho un pizzicore alla nuca, che mi porta a temere il peggio.
E di fatti così è stato: non si sono chetati un attimo, sono stati quasi tutto il tempo a cellulare: odio chi sta continuamente al cellulare al cinema... se proprio vuoi mandare un sms o farti i cazzi tua almeno abbi la decenza di tenere il cellulare in basso in modo da non dare noia alle altre persone.
Ma loro no!
Imperterriti continuavano il loro attacco.
E dopo un po' il pizzicore dalla nuca mi è passato alle mani... e avrei tanto voluto spezzargli quei cellulari e farglieli mangiare pezzo a pezzo!
Ma se vieni al cinema, paghi il biglietto, almeno guardati il film maremma maiala!
L'unica consolazione?
Questi cittini non hanno fatto altro che saltare su quelle poltrone XD
Ogni volta che si degnavano di guardare lo schermo puntualmente c'era uno squartamento, un urlo o quello che volete voi XD
Bene! Vanno a vedere gli horror e poi manco li reggono.
Difendiamo i cinema!
Entra anche tu nella LCICNC (Lega Contro I Cretini Nei Cinema) e ogni volta che andrai al cinema potrai stare tranquillo e vederti il tuo film in santa pace!
NOTA AGGIUNTIVA:
come mi è stato fatto notare dal Vanna ho dimenticato di riportare un evento XD
Dopo un po' di tempo che sti cittini continuavano impeterriti a rompere le balle (per dirlo papale papale), e dopo già un richiamo, il carissimo Vanna se ne è uscito con "AVETE BACATO IL CAZZO" (cit.)
Al sentire questa frase i bimbetti si sono chetati, ma hanno continuato con il cellulare.
Fortuna vuole che dopo un po' si sono levati di torno (anche se sono andati in platea a fare casino -.-).
Morale della favola?
Portati dietro anche tu il tuo Vanna e lui ti difenderà XD
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11 marzo 2010
I perchè della vita pt1 - L'insensata lotta contro le porte...
Da un po' di tempo sto osservando uno strano comportamento: le persone non sanno come approcciarsi alle porte.
La cosa è alquanto strana, dato che ormai sono secoli che le porte fanno parte della vita dell'essere umano.
Impariamo fin da piccoli come si usano.
Eppure...
Facciamo un esempio: io prendo spesso il treno, e ho notato che le persone, sia che abbiano fretta che abbiano tutto il tempo del mondo a disposizione non riescono mai ad aprire la porta di separazione delle carrozze al primo colpo.
Il classico passeggero arriva di fronte alla porta a passo spedito, petto in fuori, arucolari (con tunz-tunz-tunz che risuona un po' troppo forte), e tenta di aprire la porta.
Di solito le porte hanno una bella etichetta con scritto "tirare" dalla parte in cui si deve effettivamente tirare la porta per aprirla.
E allora perchè se sul maniglione c'è scritto TIRARE in rosso tu spingi!
Ma non basta, no tu non puoi fermarti li, il tunz tunz nelle orecchie ti rincoglionisce e tu invece di tirare la porta dalla stessa parte in cui l'hai appena spinta cambi lato di approccio, e ti lanci a spingere la porta premendo sulla parte opposta della maniglia.
Cosa ti ha mai fatto di male tale porta per meritare tutti sti spitoni?
Il passeggero allora si accorce della strana etichetta con la scritta rossa. Mette a fuoco, legge (perchè, da non crederci, almeno le scuole medie le hanno fatte tutti ormai) e capisce che deve tirare!
"Mitico! Ormai ci siamo!" penso io...
Mondo meschino e crudele! Perchè ci metti alla prova?
Invece di ragionare e tirare la porta dalla parte dell'etichetta, che per la cronaca è quella opposta rispetto all'ultimo spintone dato alla porta, tu ti avventi sulla stessa parte del maniglione che hai appena spinto!
MA PERCHE'! Mondo cane, perchè!
Alla fine, l'ultimo tentativo è di tirare la porta facendo forza sull'altra parte del maniglione, ma di solito a questo punto il passeggero che voleva aprire la porta comincia a pensare che lo abbiano sequestrato o che la porta non funzioni...
E io invece che sto facendo?
Indoviante...
Sto cercando di non esplodere in una fragorosa risata XD Continua a leggere!
La cosa è alquanto strana, dato che ormai sono secoli che le porte fanno parte della vita dell'essere umano.
Impariamo fin da piccoli come si usano.
Eppure...
Facciamo un esempio: io prendo spesso il treno, e ho notato che le persone, sia che abbiano fretta che abbiano tutto il tempo del mondo a disposizione non riescono mai ad aprire la porta di separazione delle carrozze al primo colpo.
Il classico passeggero arriva di fronte alla porta a passo spedito, petto in fuori, arucolari (con tunz-tunz-tunz che risuona un po' troppo forte), e tenta di aprire la porta.
Di solito le porte hanno una bella etichetta con scritto "tirare" dalla parte in cui si deve effettivamente tirare la porta per aprirla.
E allora perchè se sul maniglione c'è scritto TIRARE in rosso tu spingi!
Ma non basta, no tu non puoi fermarti li, il tunz tunz nelle orecchie ti rincoglionisce e tu invece di tirare la porta dalla stessa parte in cui l'hai appena spinta cambi lato di approccio, e ti lanci a spingere la porta premendo sulla parte opposta della maniglia.
Cosa ti ha mai fatto di male tale porta per meritare tutti sti spitoni?
Il passeggero allora si accorce della strana etichetta con la scritta rossa. Mette a fuoco, legge (perchè, da non crederci, almeno le scuole medie le hanno fatte tutti ormai) e capisce che deve tirare!
"Mitico! Ormai ci siamo!" penso io...
Mondo meschino e crudele! Perchè ci metti alla prova?
Invece di ragionare e tirare la porta dalla parte dell'etichetta, che per la cronaca è quella opposta rispetto all'ultimo spintone dato alla porta, tu ti avventi sulla stessa parte del maniglione che hai appena spinto!
MA PERCHE'! Mondo cane, perchè!
Alla fine, l'ultimo tentativo è di tirare la porta facendo forza sull'altra parte del maniglione, ma di solito a questo punto il passeggero che voleva aprire la porta comincia a pensare che lo abbiano sequestrato o che la porta non funzioni...
E io invece che sto facendo?
Indoviante...
Sto cercando di non esplodere in una fragorosa risata XD Continua a leggere!
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