11 aprile 2010

Black & White

No, non sto parlando della famosa serie di giochi (che tra l'altro ho giocato con passione... ci sarebbe tanto da dire su Black & White della Lionhead Studio ma non è questo il luogo).


Quello di cui voglio parlare oggi è il bianco e nero, Black & White, nei fumetti.
Un mondo quello delle tavole in bianco e nero che nell'epoca dei colori, di una multitudine di colori quasi infinita, colpisce alle volte con tanta di quella violenza che nemmeno ce lo aspettiamo.
Alle volte è come ricevere un pugno in pieno volto, che ci fa restare di sasso.

Credo che in molti abbiamo preso in mano un fumetto in bianco e nero, che sia un manga o altro.
Scometto che a primo impatto, per molti, le immagini ci siano risultate... brutte (anche se il termine non rende bene l'idea non ne ho trovato uno più adatto).
Cioè ci sembrano strane, non adatte a noi. Almeno questa l'impressione che mi ricordo di aver avuto quando sfogliai per la prima volta uno dei Bonelli (avrò avuto 6 anni, e la mancanza di colore mi scoraggiò non poco XD tanto che solo qualche anno dopo cominciai invece a leggerli).
Alla fine, salvo malattie visive, tutti viviamo in un mondo pieno di colori, quindi il bianco e nero ci è un po' estraneo (tranne che quando siamo al buio, dato che i nostri occhi al buio sono più sensibile alla luminosità più che al colore in se).

Sarà perchè fin da piccolo ho sempre avuto tra le mani immagini in bianco e nero (i fumetti che ogni tanto vedevo a giro per casa erano tra quelli, e qualche vecchio film in televisione) ma ora mi sono trovo a mio agio con le immagini monocromatiche (se così di può dire ^^).
Mi pare di essere in un mondo che conosco, rassicurante.

Ormai sono anni che leggo fumetti (come si sa sono una specie di droga, cominci e non riesci a smettere XD), ma solo ultimamente sono riuscito a leggere Sin City, di Frank Miller (testi e disegni). Una grande mancanza da parte mia lo so, ma meglio tardi che mai.
Come ho detto ho letto tanti fumetti in BN, tra cui non posso non ricordare Gea di Luca Enoch (testi e disegni), di cui riporto qua due tavole relative a due numeri:

Gea è una delle serie che preferisco. La rileggo sempre con passione :)
Come si nota i disegni sono molto particolareggiati, i corpi ben fatti, fluenti. Il tutto contornato da una grande bravura nell'uso dei chiaro/scuro, che arricchiscono la scena di particolari, dettagli, forme, ombre, riflessi, luci, etc. (manco dovessi fargli buona pubblicità cavolo XD anche se non ne ha bisogno secondo me, la buona pubblicità se la fa da solo con le sue opere :) ).

Ora ditemi voi la differenza tra le tavole di Gea e queste altre due estratte da Sin City:

tanto quelle di Enoch sono "morbide", con tanti grigi, tante sfumature, tanto quelle di Miller sono nette, precise.
Ma allo stesso tempo riescono a dare un senso di fluidità, di movimento fluido e armonioso, forse dovuto alla posizione del corpo, alla postura, o agli elementi di contorno del personaggio (come pieghe dei vestiti, corde, capelli, etc).

I colori sono solo 2: Bianco e Nero. (tranne qualche caso dove ho visto che ci sono altri colori, come il giallo o il blu).
Ma anche con gli altri colori non ci sono vie di mezzo. Non esiste il grigio. Non esiste la sfumatura.
Se vi sembra di vedere delle sfumature, allora non state osservando bene: se vi sembra di vedere un grigio in verità è l'presenza del nero (o la presenza del bianco) nel bianco (nel nero) che 'imbroglia' il vostro occhio.
Come questa tavola: Marv sotto la pioggia di (Ba)Sin City.
Sembra di notare dei grigi (e forse nell'immagine si notano, ma è per via della bassa qualità e della compressione XD), ma nella tavola del fumetto non ci sono. Ci sono solo tante piccole righe nere (o bianche... insomma si deve sempre vedere la cosa dai due punti di vista di questi due colori contrastanti ^^) che viste tutte assieme danno l'idea del grigio...
Sempre nero, bianco, nero, bianco, nero, bianco... sempre così, a non finire, una successione di netti cambi di colore. Prima uno e poi il suo opposto.
E nonostante questi netti tagli l'effetto è fantastico!
Una maestria nel far cooperare due elementi che sono gli antipodi.

E lo stile di disegno poi si adatta benissimo alla storie che tratta, alla violenza della città, dell'ambientazione, alla personalità dei personaggi e dell'ambiente stesso.

Lo stile Noir poi è fantastico...
E pensare che ho visto prima il film e poi ho letto il fumetto! E solo ora mi rendo conto di quanto siano stati maniacali nel mantenere certi elementi: i cerotti di Marv sono gli stessi (stesso numero e stessa posizione), le inquadrature sono perfette... Ci sono rimasto di sasso nel vedere che nel film sono riusciuti a riprendere e realizzare in modo quasi perfetto le tavole del fumetto, tanto che a ripensarci più che guardare un film ora mi da l'impressione di vedere delle pagine che vengolo voltate.
L'effetto bianco e nero del film poi è meraviglioso! Certo non avrebbero potuto usare dei colori così netti (cioè solo bianco o nero), ma il risultato è ottimo! (lo apprezzavo prima ma ora ancora di più!)

Tutto questo per dire che oggi come oggi, nel mondo dei colori, alle volte il bianco e nero riserva ancora grandi sorprese!
E poi diciamocelo, ci sono fumetti e disegni che in bianco e nero rendono mille volte meglio! (per esempio, a parere mio, i disegni di HellBlazer renderebbero molto meglio in bianco e nero).
E per quanto continui a leggere manga (da notare i manga sono pubblicati praticamente solo in BN, tranne qualche tavola) mi accorgo di preferire sempre di più il bianco e nero proveniente al di fuori del paese del sol levante. Forse perchè hanno un tratto un pochino più "maturo".
Con questo non dico che non ci siano dei bravi mangaka che non sappiano il fatto loro (posso citare Kōta (Hellsing) Hirano, Yasuhiro (Trigun) Nightow i cui stili mi piacciono veramente tanto), però mi trovo sempre più a mio agio con il BN "occidentale" se così di può dire.
Sarà una questione di abitudine, non so...

E a tutti coloro che leggono solo manga dico: se vi piacciono i fumetti, scostastevi un poco da quel mondo, non guardate in una sola direzione. Guardatevi attorno, comprate volumi nuovi, anche di genere diverso dai manga.
Alle volte potrete ritrovarvi in mano qualcosa di veramente bello ^^

Alla prossima gente!
(Sperando che vi abbia fatto venire voglia di leggere qualcosa in BN ^^)

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6 aprile 2010

Mitologia norrena in pillole pt 3

Eccomi ancora qui, a rompervi le scatole con gli antichi miti.
Oggi si parlerà (o almeno parlerò io) di Loki. A chi lo conosce di fama, forse per ne ha letto qualcosa sui fumetti della Marvel oppure perchè ne ha sentito parlare, forse gli sta già un po’ antipatico.
Comunque preferisco togliermelo subito di torno, dato che non resta bene nemmeno a me.

Loki è nei miti nordigi il dio dell’astuzia, ma anche il dio ingannatore, che più volte cerca di mettere in subbuglio il cosmo, causando non pochi guai.
Loki dovrebbere essere in verità il figlio adottivo di Odino, ed essere adirittura un mezzo gigante o simili (anche se a pensarci bene, anche Odino e compagnia discendono dai giganti, e questo mette ancora una volta in evidenza la lotta familiare, lotta che è presente in quasi tutte le mitologie).
Loki è il dio che si occupa anche di mantenere con le sue azioni l’equlibrio tra bene e male. (insomma... andiamo a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto eh XD)
In alcune occasioni aiuta Odino e Thor ad uscire da situzioni veramente pericolose, mentre in altre tenta adirittura di ucciderli.
Un esempio degli inganni di Loki è la morte di Balder: Balder è il secondo genito di Odino (quindi è il fratello di Thor). Il poema del suo assassinio parte con Balder che ha sogni ricorrenti della sua morte, e lui confida ciò ad Odino e Frigg ( Frigga, la moglie di Odino).
Odino va da Hel (chi è lo spiego bene dopo), e scopre che effettivamente che il Niflhel è pronto per accogliere l’anima di Balder.
Frigg da canto suo raduna tutte le cose del mondo: gli elementi, gli animali, piante, sassi, fiumi etc (come faccia proprio non lo posso immaginare o_O ma sono pur sempre delle dività...diamogli il beneficio del dubbio), ed impone loro di giurare di non nuocere a Balder in nessuno modo.
Quindi gli dei cominciano un bel gioco: ogni giorno si radunano intorno a Balder e gli lanciano contro qualsiasi cosa, per dimostrare che niente poteva nuocergli (mamma mia come si divertivano male....).
Loki, che non gradiva la cosa, si tramuta in donna si avvicina a Frigg e riesce a scoprire che tra tutte le cose del mondo solo il vischio non aveva giurato di non nuocere al dio. Allora Loki raccoglie una piantina di vischio e la porta sul luogo del "gioco" degli dei.
Balder aveva un fratello cieco, Hodur (o Hoor) e facendogli credere che volesse aiutarlo a divertisi un po’, da la piantina di vischio ad Hodur, che la lancia contro il fratello. Ora vi dovete immaginare la piantina di vischio che, lanciata da Hodur, vola coma un proiettile...diciamo una freccia o una lancia verso il povero Balder, che viene trafitto ed ucciso dal ramosciello di vischio (mamma mia che fine......anche se mi sembra strano che Frigg, avendo il dono della chiaroveggenza, non si fosse accorta di nulla).
Cioè veramente infame da parte di Loki...
Comunque Balder tornerà nuovamente durante il Ragnarok, per la battaglia finale.

Ma la cosa che sconvolge più di Loki forse non è proprio questa.
Loki è il padre di molte delle più strane creature del mondo norreno: è la MADRE di Sleipnir (il cavallo ad 8 zampe di Odino), di Jörmungandr il serpende del mondo, della dea Hela e del lupo Fenrir (almeno degli ultimi tre ne è il padre...).
Sleipnir è nato dopo una scommessa: un costruttore aveva fatto un patto con gli dei (che avevano accettato sotto consiglio di Loki): se avesse costruito in 18 mesi delle mura tali da difendeli dai giganti avrebbe avuto in cambio il Sole, la Luna e Freyja. Quando mancavano pochi giorni alla fine del tempo concesso, gli dei videro che i muro era quasi finito, anche perchè il cavallo del costruttore era un aiuto portentoso. Gli dei costrinsero quindi Loki a porre rimedio, e allora si trasformò in puledra e SEDUSSE il cavallo del costruttore (O_O) facendosi inseguire per 3 giorni e 3 notti. Il costruttore vedendo impossibilitata di finire in tempo il muro, rivelò di essere un gigante lui stesso, e fu ucciso da Thor. Quando Loki tornò dalla sua scappatella partori Sleipnir (non voglio pensare a come abbia fatto ?_?).
Gli altri 3 figli di Loki sono nati dall’unione con una gigantessa, il cui non riporto ma dico solo che significa "presagio di male" o "malaugurio" (credo...).
Quando Odino venne a sapere degli altri 3 figli di Loki, li esiliò ai capi del cosmo in modo che non facesserò troppi danni.
Hela: appena nata le malattie si diffuro nel mondo (evviva... come il vaso di Pandora ma in versione vivente...) e si dice che quando esca dal suo regno, ovunque passi porti malattia e dolore.
Ha il corpo metà cadaverico e metà normale. Odino la esiliò nel mondo del gelo, tuttavia Hela lo ringraziò per questo e gli relagò la coppia di corvi (Hugin e Munin). Hela ha la sovranità su tutte le anime che non possono entrare nel Valhalla. Tortura le anime dei malvagi per fargli costruire una nave, con la quale durante il Ragnarok dovrebbe trasportare le creature del caos (non ne sono proprio sicuro...).
Jörmungandr: è un serpente, e Odino lo scaraventò sul fondo dei mari di Midgard. Con il tempo crebbe tanto da cingere la terra fra le sue spire e da riuscire a mordersi la coda (oddio che biscia O_O e io i serpenti li odio!). Buffe sono le storie in cui Thor si scontra con sto serpentone, e se avrò occasione ne riporterò qualcosa.
Fenrir: è un lupo (cioè Loki ha come figli un cavallo, una mezza morta, un serpente ed un lupo -.- mamma mia). In principio Odino decise di tenere Fenrir presso di se e non lo caccio, ma col tempo il lupo cresceva sempre di più e diventava sempre più famelico (tanto che solo il dio Tyr, signore della guerra, osava dargli da mangiare). Dopo vari tentavi di incatenarlo, fecere costruire dai nani una catena industruttibile, ma fine come un filo di seta.
Con quella riuscirono a legare Fenrir che accumelerà sempre più rabbia, diverrà sempre più grande fino a che giunto il Ragnarok, attacherà gli dei per vendicarsi (e credo che si papperà Odino [non voglio finire divorato da un lupo ?_?]).
Certo che tale padre tale figli...poi con una madre che si chiama "presagio del male" non partono certo avvantaggiati...Forse era meglio se fossero stati orfani.

Be su Loki per ora non ho trovato altro, anche se credo che si abbastanza per odiarlo ^^.

Ora vi saluto, e spero che la prossima volta possa parlare di qualcosa di più allegro.

Un salutone da Odino.
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2 aprile 2010

Dragon Trainer

Ogni tanto capita di vedere un film che mi piace tanto, e allora non posso fare a meno di condividere quello che penso ^^


Sono andato tempo fa a vedere Dragon Trainer per concludere una splendida serata in compagnia di amici, ed ammetto che sono entrato nel cinema con la testa vuota a riguardo: avevo si e no visto un trailer di sfuggita, ma già dal poster affisso all'entrata del cinema ho subito capito che il film si sarebbe prospettato "interessante".

Ambientazione: nordica, luogo freddo
Popolazione: vichinga
Bestiacce varie: poche pecore e tanti draghi
e io sbavo XD

Battute a parte, questi sono elementi che mi interessano sempre, come i film che riguardano la mitologia in generale, leggende e simili (che cerco sempre di vedere per rendermi conto di come l'industria cinematografica usa questi elementi, difatti ho visto da poco Percy Jackson, e nonostante siano stati ripresi vari elementi mitologici penso che li abbiano usati in modo sbagliato... speriamo che in Clash of Titans la cosa sia diversa).
E devo dire che qui li hanno usati veramente bene, anche se plasmati allo scopo del film (come la forma delle armi che rimanda ad antichi simboli norreni).

Il popolo vichingo è rappresentato come la fantasia di molti li immagina: grandi, grossi, massicci, muscolosi, barbuti, corazzati... insomma dei carri armati viventi (e in qualche scena danno proprio l'idea di ciò XD).
Il tutto è unito ed amalgamto da un buon uso delle tecnologie grafiche usate per realizzare il film, che rendono l'impatto visivo molto piacevole, e se uno si sofferma a guardare i dettagli (cosa che raramente si fa alla prima visione di un film) si rende conto di quanto veramente è fatto bene! I mantelli, le vesti, i capelli e le barbe dei personaggi sono fantastiche!
Non sono sul foto-realismo, ma per un film che punta ad un aspetto "cartonoso" il risultato raggiunto è ottimo.

I personaggi umani sono niente male, anche se quello che veramente colpisce ed attrae è il draghetto! Cioè i draghi in generale sono fatti veramente bene, con delle espressioni fantastiche, quasi non loro.
Il draghetto nero presente nel poster è poi quello su cui il film si concentra maggiormente, ma più che un drago sembra di avere davanti a noi un gattone gigante e squamoso ^^.
L'espressivita del volto, degli occhi, della postura del "rettile" sono fatte con una tale maestria (nonostante poi la loro semplicità) che dopo poco che si vede il drago ci si affeziona subito.
Sarà per via degli occhioni gialli del mostricciattolo (oh ma dopo Avatar gli occhioni grandi e gialli ce li hanno tutti eh XD) o per come si muove ^^.

Come ho già detto prima, più che per la qualità grafica dei per se (accetabile, anche se ormai si è visto di meglio) quello che mi ha colpito sono state le animazioni dei personaggi e dei draghi, fatte veramente bene!
Come si dice in "Animato da DIO".

Ma di cosa parla il film? Dietro le scene comiche, i personaggi buffi e i "soliti stereotipi" riadattati alla vita vichinga, abbiamo la tipica scoperta che quello che ci hanno insegnato non sempre è come appare: che c'è sempre qualcosa di più dietro quello che vediamo, che non tutto quello di cui abbiamo paura debba poi veramente farci paura. Cioè si deve imparare a superare i pregiudizi che la società in cui si vive e cresce ci insegna, e cominciare a pensare con la propria testa (per quanto possa essere protetta o meno da un elmo con delle corna ^^) e valutare le cose da più punti di vista non solo dal nostro.

Insomma se potete andate a vederlo, credo che ne uscirete con il sorriso sulle labbra ^^

Alla prossima :)
Continua a leggere!

I perchè della vita pt3 - Le coincidenze...

Le coincidenze...
Sono una materia strana, che molti non capiscono, anche perchè sono rare da noi...

Ditemi...
Quanti di voi possono dirmi di aver sempre trovato le coincidenze dei treni?
Io mai (e qui sono bestemmie).
Ogni volta che viaggio in treno prego (e io sono ateo, quindi prego forze oscure, antiche e potenti, ancora più del vostro Dio esile che se ne sta inchiodato ad un crocifisso) che tutto vada bene.

Ma di solito, le forze che prego mi ridono dietro e non mi danno ascolto, mandando tutto all'aria...

Parlando tempo fa con un collega di lavoro, mi ha spiegato una cosa (cerco di ricordare il discorso come era stato fatto):
"in giappone non dicono 'coincidenza'.
Loro non hanno le coincidenze. Mi pare che il termine esatto per la traduzione sia 'CORRISPONDENZA'. Questo perchè da loro, sanno che se prendi un treno, salvo che caschi un'altra bomba atomica, riuscirai a prendere il treno che hai stabilito di prendere, sapendo in anticipo su quale binario arriverai e/o dovrai andare per prendere il treno.
Si chiama corrispondenza perchè è una cosa precisa, rigorosa.
Da noi invece si chiama COINCIDENZA perchè il fatto che tu preso un treno X riesci a prendere il treno Y da te scelto è una pura e fottuta coincidenza!"

E come non posso non quotare questo!

Tra ritardi per la preparazione del treno, guasti, linee elettriche che saltano, CONTROLLORI CHE SI FUMANO UNA SIGARETTA (che fa pure male cazzo) credo sia quasi un miracolo riuscire a tornare a casa...

E con tutti i soldi che "buttiamo" in biglietti io vorrei un servizio migliore...

Ma forse è inutile incazzarsi troppo...
Continua a leggere!