15 giugno 2009

Fringe

Siamo arrivati alla fine di questa prima stagione di Fringe.
Fringe è un altro dei lavori di J.J. Abrams, già famoso per Lost.

Cosa mi è rimasto impresso di questo serial?

Cominciamo col dire che la serie si articola come una sequenza di indagini su fatti inspiegabili, i quali sembrano portare ad un unico grande disegno.
Tutto comincia con un aereo (oh ma è fissato con gli aerei J.J.!) i cui passeggeri vengono ritrovati tutti morti e non si sa cosa ne ha causato la morte.
La storia prosegue tra eventi strani, e tra personaggi ancora più strani.
La nostra eroina, l'agente dell'FBI Olivia, sarà a capo di queste indagini, e con l'aiuto di Peter Bishop e di suo padre Walter (entrambi dei geniacci, anche se il vecchio ha seri problemi mentali) le daranno una mano ad affrontare questi casi.

Affrontano cose abbastanza insolite, come mostri mutanti, agenti chimici e batteriologici stranissimi, etc, e sarà compito di Walter dare una spiegazione scientifica a tutto ciò (per quanto fantasiosa), dato che un evento per quanto strano ha sempre una spiegazione e una base scientifica. Sempre O_O
E difatti alle volte, per quanto si possa accettare le cose per come ci vengono spiegate, le giustificazioni sono un po' tirate.

Quello che invece è fatto abbastanza bene è il modo di raccontare i fatti, e di lasciare il gusto amaro in bocca per spingere a vedersi (bene o male) la puntata dopo, quasi la struttura tipica di Lost (anche se Lost è su un livello completamente diverso!).
Le puntate sono ammistrate abbastanza bene, dosando pian piano le informazioni di cui ha bisogno, quel tanto da portare a porsi delle domande e a fare le proprie ipotesi.
Quando pensi che la puntata non possa offrirti altro, negli ultimi 5 secondi BAM!
E li ci resti male.

In qualche punto mi è pardo una specie di X-Files, solo rivisto, con meno cospirazioni e fatti ancora più insoliti.

Anche il contrasto Scully - Mulder è stato praticamente ripreso, solo che qui è tra Peter e suo padre (e non con la povera Olivia).
Il primo che cerca sempre di dimostrare che quello che dice il padre non è possibile, quando poi alla fine si deve ricredere e accettare che quello che vede è più reale di quello che Peter possa pensare.
Per non parlare del fatto che alla fine si ritrova sempre a dargli una mano nelle cose più improbabili (come staccare un corpo da un muro, forare un cranio, e altre cose raccapriccianti).
Olivia dal canto suo invece sembra accettare quasi subito queste bizzarrerie, quasi non avesse bisogno di tanti convincimenti. Quasi ne facesse parte anche lei, o si trovasse a suo agio tra queste cose (macabra la ragazza..).

Una cosa che secondo me hanno sbagliato è stato come hanno impostato il personaggio di Olvia, attorno alla quale dovrebbe girare tutto quanto, come effettivamente accade nei primi episodi e un po' meno mano a mano che si va avanti.
Difatti, almeno io, mi sono affezionato sempre di più a Walter distaccandomi da Olivia (che resta bene o male il personaggio attorno a cui ruotano le vicende), un uomo con una mente eccelsa, ma distrutta dalla pazia, dalle cose che ha fatto ma di cui in maggior parte non si ricorda. Un personaggio che ne fa di tutti i colori, i cui ragionamenti eccelsi si mischiano a discorsi senza senso.
E difatti quando manca lui nella scena lo sentivo.
Sono riusciti a dare lo sguardo curioso di un bambino ad un pazzo vecchio scienziato!
Un Fox Mulder vecchio, sempre pronto a nuove sfide e con la mente aperta, e con il cervello grosso quanto una luna.
Ed è proprio su di lui che ci sono i misteri più grandi, sulle cose del suo passato che non si ricorda, su come si intrecciano i suoi esperimenti passati con i fatti attuali, con Olivia, con lo stesso Peter, suo figlio.

Il personaggio di Olivia viene invece spiegato abbastanza bene, anche se come ho detto non mi ci ritrovo più di tanto. O forse mi ci ritrovo così tanto che non mi piace averci a che fare...
Sul finale la rimettono in prima linea intrecciando la sua infanzia con il passato di Walter (il quale naturalmente h il cervello vuoto a riguardo).

Il personaggio di Peter è invece amministrato abbastanza bene. Non si sa quasi nulla della sua infanzia, tranne quelle piccole cose che ogni tanto Walter racconta di lui (e che di solito lo mettono in imbarazzo XD), tanto che a metà serie avevo cominciato a sospettare qualcosa di strano su di lui, e il colpo alla noce del capocollo che mi è arrivato alla fine della puntata ha confermato parte di quello che pensavo, e per altri versi è stato un vero collasso!
L'unica sua pecca? Lo interpreta Joshua Jackson, e ogni volta che lo vedo mi fa venire in mente Dawson Creek, anche se qua mi ha guadagnato punti.

Tutto sommato a me è piaciuta come stagione, forse più per i fatti strani, paranormali, di cui trattano che per la serie in se per se, che forse poteva essere raccontata meglio.
Bada bene, io sono appassionato di roba strana, (stranissima!), e per chi non lo è la serie già al secondo episodio può stravolgere per le cose che tirano fuori e venire a noia (true story! non mia per fortuna :D ). Per chi invece sopporta le cose più strambe credo possa piacere.

Ora mi serve qualche altro serial da macinare...
sono in astinenza!
Continua a leggere!